 Per i magistrati già a settembre si stava registrando un aumento di malati e si sapeva che in autunno sarebbe arrivata la seconda ondata. Così la procura di Genova ha deciso di indagare per il caos nei pronto soccorso cittadini dopo il boom di malati di Coronavirus. Il fascicolo è per atti relativi e non ci sono indagati. L'indagine è partita dopo le numerose segnalazioni di pazienti e medici che lamentano la mancata attuazione dei piani per fronteggiare l'emergenza. La procura vuole capire come mai, a fronte di una previsione dell'arrivo della seconda ondata, non siano stati aperti nuovo reparti Covid o non sia stato assunto nuovo personale.
                    
                     Per i magistrati già a settembre si stava registrando un aumento di malati e si sapeva che in autunno sarebbe arrivata la seconda ondata. Così la procura di Genova ha deciso di indagare per il caos nei pronto soccorso cittadini dopo il boom di malati di Coronavirus. Il fascicolo è per atti relativi e non ci sono indagati. L'indagine è partita dopo le numerose segnalazioni di pazienti e medici che lamentano la mancata attuazione dei piani per fronteggiare l'emergenza. La procura vuole capire come mai, a fronte di una previsione dell'arrivo della seconda ondata, non siano stati aperti nuovo reparti Covid o non sia stato assunto nuovo personale."Si tratta di un'indagine conoscitiva, rispetto a un fenomeno emergenziale che ha assunto dimensioni allarmanti, su cui stanno intervenendo gli organi competenti, ma che crea problemi sanitari, con lo stazionamento di malati in attesa di visita e ricovero". Lo dice il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, commentando l'apertura di un'inchiesta sul sovraffollamento dei pronto soccorso del capoluogo ligure, alla luce della seconda ondata Covid.
Il riferimento è alla nave ospedale Gnv, la struttura di viale Cembrano, Orizzonti sereni o altri luoghi adibiti alla ricezione di quel tipo di pazienti che poteva seguire il decorso della malattia fuori dall'ospedale, ma non ancora a casa: strutture che erano state allestite nella primavera scorsa, nel primo picco dell'emergenza. A sottolineare la necessità di queste strutture esterne ai nosocomi, anche il primario dell'ospedale Galliera, Paolo Cremonesi. "La crescita di casi è da agosto che si verifica e nel giro di 2 settimane si è quasi triplicata in Liguria e a Genova in particolare", ribadisce Cozzi. Per la magistratura genovese, queste circostanze avrebbero dovuto far attivare in maniera tempestiva la macchina per allestire le strutture adatte per evitare il caos di questi giorni.
A proposito del fascicolo aperto dalla Procura di Genova, il presidente Giovanni Toti ha commentato: "Ben venga qualsiasi approfondimento di persone competenti che aiuteranno a fugare i dubbi dei molti incompetenti che continuano a ripetere cose vaneggianti. Con la Procura di Genova abbiamo da sempre un rapporto di rispetto e collaborazione reciproca, sono certo che farà il suo lavoro con puntualità, precisione senza intoppi per il nostro impegno sanitario".
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