
“Le persone che accedono sono persone in uno stato di bisogno – spiega Lorenzo Ponzetti di Caritas - a loro viene assegnato un certo numero di punti che consente di scegliere quello di cui hanno bisogno, a ogni articolo, infatti, è assegnato un punteggio, loro spendono questi punti e si portano via quello che gli serve”.
‘La sporta aperta’ gestito dalla Caritas in Valbisagno è uno specchio della crisi dovuta alla pandemia: tanti bisogni in più, visi nuovi e soprattutto giovani: “Sette anni fa quando abbiamo cominciato – ricorda Ponzetti - aiutavamo circa 75 nuclei familiari, nel momento di punta del Covid siamo arrivati a 125 nuclei familiari, diciamo nel momento critico l’aumento è stato circa del 15%. Aiutiamo circa 270 persone, 120 nuclei familiari, la meta più o meno è nell'ambito della parrocchia, una cinquantina provengono dai servizi sociali e un'altra quindicina da due centri d'ascolto quello di Staglieno e quello di Molassana che ci hanno chiesto un aiuto.”
Tanti visi nuovi e molti giovani tra i 30 e i 35 anni segnalati dalla parrocchia di San Bartolomeo di Staglieno, dai centri di ascolto o dai servizi sociali.
“Abbiamo assistito a un aumento proprio per quelle categorie che sono state colpite – conclude Ponzetti - quindi persone che si sono trovate dall’ oggi all'indomani senza una fonte di reddito, chi lavorava più o meno e soprattutto tanti giovani tra i 30 e i 35 anni che hanno perso il lavoro e quindi si sono trovati nella condizione di ricorrere ad un aiuto esterno”.
IL COMMENTO
Moschee in Liguria, sì o no?
Caro Franco pensiamo noi a Colombo e a Taviani