cronaca

In risposta all'articolo pubblicato su Primocanale.it
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A seguito dell’articolo pubblicato il 6 ottobre 2020 su Primocanale.it dal titolo “Esclusiva Primocanale, ecco il documento che può 'far saltare' la concessione ad Autostrade, rendendola nulla”, firmato da Tiziana Oberti, Autostrade per l’Italia ha chiesto di replicare al contenuto dello stesso in cui si sostiene che “potrebbe esserci una clamorosa svolta nel contenzioso aperto dal Governo con Autostrade per l'Italia dopo il crollo di Ponte Morandi il 14 agosto 2018 che causò la morte di 43 persone” in base a un documento in possesso dell’autrice per cui “non bisognerebbe parlare di revoca della concessione bensì di nullità della stessa per eccesso di mandato da parte dei funzionari dell'Anas che hanno sottoscritto il documento del 12 ottobre 2007 con il quale è stata assegnata la concessione ad Autostrade per l'Italia. A sostenerlo è un funzionario del Ministero dell'Interno che, non nella sua veste professionale ma da semplice cittadino, ha inviato una mail di posta certificata all'avvocatura generale dello Stato”. (clicca qui per leggere l’articolo)

All’articolo pubblicato Autostrade per l’Italia replica come segue: “Gentile redazione di Primocanale, in merito al documento da voi pubblicato in esclusiva nell'articolo ‘Ecco il documento che può far saltare la concessione ad Autostrade, rendendola nulla’, vorremmo far notare per completezza di informazione che la Convenzione Unica di Autostrade per l’Italia, unitamente alle Convenzioni di altri concessionari autostradali, è stata sottoscritta dal presidente di Anas Spa (all’epoca Concedente), ed è stata approvata con la legge numero 101 del 6 giugno 2008. La firma del presidente dell'Anas dunque è pienamente legittima, come previsto dalla norma citata”.

La redazione di Primocanale continuerà a seguire la vicenda
nell’interesse dell’opinione pubblica affinché sia fatta chiarezza sulla metodologia di assegnazione della concessione autostradale all’azienda controllata dal gruppo Atlantia, sia nel verificare l’esito della ‘trattativa’ col Governo per la revoca delle concessioni in oggetto. Un impegno doveroso per la memoria delle 43 vittime di ponte Morandi, per il rispetto dei sentimenti dei loro familiari come dei tanti feriti che miracolosamente sono riusciti a sopravvivere al disastro del 14 agosto 2018. Un impegno per capire se dal 12 ottobre 2007 le leggi del nostro ordinamento sono state rispettate tutte, fino in fondo.