cronaca

Ritardo nella consegna di banchi monoposto, mascherine e cattedre vacanti
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Dopo Bordighera, è la volta di Bogliasco e Albenga: la campanella suonerà il 24 settembre, 10 giorni dopo rispetto alla data d’inizio stabilita per la Liguria. A Bogliasco la decisione è arrivata per la scuola elementare e per le medie, mentre la materna partirà puntuale. La motivazione è legata principalmente ai costi della sanificazione che sarebbero raddoppiati se si aprisse già prima delle elezioni regionali, dato che gli edifici scolastici sono luogo di seggio. “Inoltre in via Mazzini 207 sono in corso opere di riqualificazione per cui bisogna ridefinire gli ingressi degli studenti”, ha spiegato l’architetto Paola Negro a Primocanale. “Abbiamo partecipato al bando aperto dal Ministero per poter accedere ai fondi necessari a compensare le spese dei lavori di riadeguamento dei locali scolastici. Il monte che abbiamo chiesto è di 50 mila euro: abbiamo dovuto spostare alcune classi in un altro edificio per venire incontro all’esigenza di aule e questi 50 mila euro sono solo un puntino tra tutte le spese che abbiamo dovuto sostenere”. L’ordinanza è sul tavolo e nelle prossime ore verrà firmata.

Ad annunciare un’imminente ordinanza è stato anche il sindaco di Albenga. “La colpa di questo rinvio obbligato è da imputarsi al governo nazionale che non ha saputo mantenere le promesse fatte all'indomani del lockdown nel settore scuola”, è il commento del consigliere provinciale Eraldo Ciangherotti. Il ritardo nella consegna dei banchi monoposto, le mascherine e le cattedre vacanti dei docenti, oltre all’anticipazione delle spese di sanificazione senza alcuna garanzia di rimborso hanno portato l’amministrazione comunale a prendere questa scelta.

Probabile che nelle prossime ore anche altri comuni scelgano di posticipare l’inizio della scuola, in una vera e propria reazione a catena. Il la è stato dato dall’imperiese dove i primi a prendere questa decisione sono stati Vallecrosia, San Biagio della Cima e Soldano. Anche nel savonese e nell’entroterra di Genova sono in corso alcune valutazioni, ma l’ultima parola sul calendario spetta alla regione per cui in questi giorni ci saranno le ultime valutazioni assieme all’ufficio scolastico regionale, il presidente Giovanni Toti e l’assessore alla formazione Ilaria Cavo. Alla Spezia e dintorni, invece, si decide giovedì in base all’emergenza sanitaria, situazione che potrebbe pesare sulla scelta finale.