
Lui ricorda, ancora oggi, davanti ai clienti provenienti da lontano, le emozioni di quella vittoria nella categoria "Mundial Tornianti -prova estetica": "Un pianto incredibile e una celebrità che non mi appartiene. Tutti volevano fare selfie con me".
Tuttavia, per chi ama il proprio lavoro, nelle settimane di massima affluenza di presenze sulle spiagge savonesi, torna d'attualità una sola domanda: hanno ancora un futuro il biancoblu di Albisola, ma più complessivamente la ceramica nella sua totalità?
Il campione del mondo non ha dubbi: "Certamente sì, i giovani hanno passione e io ho la fortuna che mio figlo abbia seguito le orme di famiglia. Purtroppo, però, non è più la stagione delle grandi fabbriche. Le dimensioni delle botteghe sono minuscole e solo così si riesce a vivere dando un domani a questo mestiere".
IL COMMENTO
Il mini-nucleare è possibile, ma serve coraggio politico
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova