"Perché tutto questo? Domanda che non ha ancora risposta, siamo qui a dire al Signore aiutaci. Tutto ha un senso da ricercare con umiltà ed è questo che chiediamo oggi, Signore aiutaci a trovare un senso in quello che è successo". Questo il passaggio più significativo dell'omelia di padre Marco Tasca durante la messa in ricordo delle 43 vittime causate dal crollo di ponte Morandi alle 11,36 di due anni fa che si è tenuta alla chiesa di San Bartolomeo della Certosa.
"Quanto accaduto non si dovrà dimenticare mai, ma il dolore può essere vissuto con speranza, bisogna guardare avanti con fiducia". La funzione religiosa si è aperta con la lettura dei nomi dei 43 morti da parte di Don Gianandrea Grosso, parroco di Certosa. Tra i familiari delle vittime Paola Vicini, madre di Mirko, i genitori e il fratello di Luigi Matti Altadonna, Emmanuel Diaz, fratello di Henry. Alla messa anche l'architetto Stefano Boeri, ideatore del progetto di riqualificazione delle aree sotto il nuovo viadotto.
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