cronaca

Secondo Arpal 375 punti sono a posto mentre 5 sono inquinati
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"Il 99% dei punti in cui è stata divisa la costa ligure per la stagione estiva 2020 sono balneabili, secondo il monitoraggio delle acque di balneazione condotto in Liguria da Arpal ai sensi del D.lgs 116/08. Ad oggi, 12 agosto, dei 380 punti regolarmente controllati dall'Agenzia, 375 sono conformi ai limiti di legge mentre cinque risultano temporaneamente non balneabili a causa di inquinamento o di ordinanze sindacali preventive".


Lo afferma in una nota la Regione Liguria spiegando che "i campionamenti vengono effettuati una volta al mese, dalla primavera all'autunno (quest'anno, a causa dell'emergenza Covid, sono cominciati a maggio e non ad aprile come di consueto) su tutti i punti di rilevazione, il cui elenco viene definito ogni anno con un decreto dirigenziale da Regione Liguria in base alle proposte dei comuni e alle valutazioni di Arpal". Lo scopo dei campionamenti condotti da Arpal è il controllo della balneabilità e l' individuazione di eventuali criticità su tutto il litorale.

Altri monitoraggi, come quello condotto ormai da molto tempo da Legambiente su un numero di punti di rilevazione minore e con frequenza inferiore, sono mirati al controllo di punti che soffrono particolari situazioni di inquinamento, sovente in zone interdette in modo permanente alla balneazione; si tratta di azioni molto utili per tracciare di anno in anno le variazioni di criticità note, ma non sono idonee a dare un'idea né precisa né sommaria della balneabilità dell'intera costa. In base ai dati ottenuti dal monitoraggio pluriennale svolto da Arpal si ottiene anche ogni anno, a inizio stagione, la classificazione dei punti di rilevazione in quattro gradi secondo lo standard europeo ("scarso", "sufficiente", "buono", "eccellente"): quest'anno il 91% dei siti liguri sono stati classificati come "eccellenti", il 98% sommando anche quelli classificati come "buoni".