La prima edizione digitale del Blue economy summit a Genova ha chiuso con un bilancio da record: 50mila persone raggiunte dalle piattaforme web e dai partner televisivi durante i 5 giorni della manifestazione. Con 145 relatori e 48 fra sponsor e partner istituzionali, il summit sull'economia del mare ha fatto il punto della situazione del comparto, alle prese con la crisi post emergenza sanitaria e, a Genova, dei cantieri autostradali. A Genova le aziende che operano nell'ambito della blue economy rappresentano l'8,4% del tessuto imprenditoriale locale e generano un valore aggiunto di 3,4 miliardi di euro, dicono i dati di Unioncamere.
"Noi vediamo un unico sistema porto-città mirato allo sviluppo economico del territorio. Riteniamo perciò fondamentale rafforzare anche la digitalizzazione dei processi portuali nell'ottica di una sempre maggiore integrazione tra porto e città. Questa edizione è stata un'occasione importante per focalizzarci sui punti strategici che rielaboreremo in un "libro blu" da proporre a livello nazionale per concretizzare tutti gli spunti emersi nei convegni e promuovere la blue economy che rappresenta come indotto il 3,5% del pil nazionale", commenta l'assessore comunale allo Sviluppo economico, portuale e logistico, Francesco Maresca.
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