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Il tecnico blucerchiato predica prudenza prima di dare per salva la squadra
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 Dopo la vittoria della Sampdoria sulla Spal, seconda consecutiva dopo quella ottenuta a Lecce, Claudio Ranieri non perde il controllo: “Abbiamo vinto due battaglie cruciali ma bisogna vincere la guerra, essere umili e determinati come siamo stati a Lecce e oggi”.


“Ho visto una buona Sampdoria, avevamo fatto la cosa più difficile – analizza così la gara Ranieri - passando in vantaggio e poi abbiamo rallentato, poi nel finale della prima frazione abbiamo segnato gli altri due gol e quindi nel secondo tempo abbiamo controllato la gara. C’erano in campo giocatori di qualità come Bertolacci che ha fatto una buona prestazione e Ramirez che il suo lo sa fare molto bene, Gabbiadini che aveva iniziato un poco in sordina e poi ha tirato fuori quel capolavoro. Bravi tutti a essere umili, concentrati, a chiudere tutti gli spazi. Sapevamo che la Spal gioca bene ed entra dentro con triangolazioni molto nitide, è stata anche un po’ sfortunata perché due o tre volte poteva farci male”.

Linetty è stato protagonista assoluto con una doppietta. “Linetty è un giocatore che mi piace molto, sa occupare più posizioni, aveva sempre giocato sul centrosinistra ed è la seconda che gioca a destra e fa gol”.

La strada per Ranieri è ancora lunga. “Non è quasi fatta, dobbiamo restare umili e determinati, stavamo sott’acqua e pian piano ci siamo tirati su, abbiamo avuto a che fare con quell’onda che ci riportava sotto e ora non dobbiamo fare l’errore di pensare che il più è fatto”.
Ora ci sono all’orizzonte due gare esterne: 8 luglio a Bergamo, 12 luglio a Udine. “Abbiamo due partite importanti fuori casa e dobbiamo fare del nostro meglio, dobbiamo giocarle e come sempre il risultato è conseguenziale di quel che riesci a dare, se l’avversario si dimostra più bravo di te gli renderai merito”.

Quale il segreto della partenza sprint, la più efficace della stagione? “Avevo chiesto ai ragazzi di partire subito forti e umili, non avevamo mai vinto due partite di seguito. Ho detto loro: ci stiamo giocando la serie A, pensate per un attimo di essere in B, ne vale la carriera di tutti noi. I ragazzi lo hanno fatto”.

Il mister chiude con un elogio per Augello (“Un punto di riferimento importante, conto molto su di lui, buon piede e personalità, mi dà ampia possibilità di scelta”) e un cenno a Quagliarella: “Si sta allenando, sta bene e può giocare, appena posso lo metto dentro, certo non lo tengo nell’armadio”.