cronaca

Avrebbe compiuto 92 anni tra pochi giorni
2 minuti e 41 secondi di lettura
Mondo della politica in lutto per la morte dell’avvocato Aldredo Biondi. Era malato da tempo e nel dicembre del 2019 aveva perso il figlio Carlo Biondi, 62 anni, stroncato da una grave malattia incurabile.  Avrebbe compiuto 92 anni tra pochi giorni.

Più volte eletto in Parlamento (dal 1968 al 1972, e poi ininterrottamente dal 1979 al 2008); è stato ministro per le Politiche comunitarie (1982-1983), ministro per l'Ecologia (1983-1985) e ministro di Grazia e giustizia (1994-1995). Ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Camera. Segretario del partito liberale dal 1986 fino allo scioglimento nel 1994, per poi aderire a Forza Italia e al Pdl. Nel 2011 ritorna alla casa madre, il suo Partito liberale.

Nato a Pisa il 29 giugno del 1928, fu allievo della scuola forense pisana di Francesco Carnelutt ed esercitò come avvocato in molti processi degli anni settanta. Negli anni '80 assurge alle cronache perché, in costanza del suo incarico parlamentare, presta la sua difesa a Gigliola Guerinoni, detta 'la mantide di Cairo Montenotte', in un processo per omicidio intentato contro la moglie e l'amante dell'assassinato nella tranquilla città dell'entroterra savonese. Nel 2005 ha difeso la squadra calcistica del Genoa, di cui era grande tifoso, nel processo per la combine Genoa−Venezia. Ha inoltre curato la prefazione di una parodia della Divina Commedia basata sulle sventure giudiziarie del Genoa nel 2005, la 'Divina Tragedia'.

A dare l'annuncio della scomparsa è stato il deputato Roberto Cassinelli: "Il vecchio leone ci ha lasciati. Dopo 92 anni spesi al servizio del Paese, dell'idea liberale e della sua famiglia, questa notte è scomparso Alfredo Biondi. Se ne va l'ultimo dei grandi liberali, il baluardo di una generazione che cambiò l'Italia strappandola alla dittatura e portandola sulla via della democrazia e del progresso sociale ed economico. Il dolore è grande, ma non quanto il contributo di idee e di azione che Alfredo ci lascia", scrive Cassinelli su Facebook.

"Perdo un amico fraterno, un maestro, una guida
. Con lui ho condiviso decenni di battaglie, iniziative, campagne elettorali. Gioie e dolori, successi e amarezze, vittorie e sconfitte. Senza mai venir meno ai valori dell'onestà intellettuale, della lealtà e della correttezza. Mi aveva visto nascere. Io, bambino, lo vedevo riunirsi per ore e ore con mio padre ed il gruppo di dirigenti liberali. Ammiravo, ascoltavo ed imparavo. Fino all'ultimo, nonostante l'età e la stazza, per lui sono stato "Robertino". Mi mancherà sentire la sua voce calda e roca, così orgogliosamente toscana, chiamarmi in quel modo. Riposa in pace, grande Alfredo. Che la terra ti sia lieve", concude il deputato 'azzurro'.

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dal 2011 su iniziativa del presidente della Repubblica, nel 2018 gli è stato consegnato il Grifo del Comune di Genova con la seguente motivazione: “Autorevole protagonista della vita politica italiana, più volte eletto nel Consiglio Comunale di Genova. Ha ricoperto incarichi parlamentari per nove legislature e importanti Uffici tra cui quello di Vice Presidente Vicario della Camera dei Deputati e Ministro della Repubblica. Alla prestigiosa attività politica ha affiancato una brillante carriera forense nella quale si è distinto tra i penalisti più stimati del Paese e si è speso per la tutela dei diritti civili”.