Si assottigliano le possibilità di compensare le porte chiuse negli stadi della ripartenza con la trasmissione in chiaro delle partite, soluzione eccezionale ipotizzata dallo stesso ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.Resta aperta su tutte la questione dei costi: Sky e Dazn non vorrebbero regalare uno spettacolo che hanno pagato assai caro (250 milioni la terza e ultima rata), pur di trasmetterlo a pagamento. La speranza dei club è che intervenga il governo, accollando alle casse pubbliche in tutto o in parte quella cifra, per accontentare - a parte i contribuenti disinteressati al calcio - tutte le parti in causa.
Ma anche questa soluzione sembra complicarsi, ipotizza Repubblica, dopo l'elaborazione di un calendario talmente frammentato da complicare la soluzione reale: le reti pubbliche dovrebbero stravolgere i palinsesti per ospitare 134 partite in meno di un mese e mezzo. L'ultima parola spetterà al Governo e alla Lega, con le emittenti a pagamento interessatissime spettatrici.
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