Politica

1 minuto e 21 secondi di lettura

Si spacca la sinistra in consiglio comunale a Genova sulla decisione di Marta Vincenzi di ricorrere al Ministero dell'interno per verificare chi finanzia la moschea. Mentre la giunta sembra sulle posizioni del sindaco, il consiglio comunale e in particolare l'intergruppo Arcobaleno nato ieri ha posizioni diverse. "La moschea è l'unico punto sul quale Marta Vincenzi insegue la destra - ha denunciato il consigliere comunale della sinistra europea Antonio Bruno che fa parte di Arcobaleno - Sinistra europea è per la laicità dello stato e la libertà di culto. La questione della sicurezza spetta alla polizia. Per il resto la moschea è un problema urbanistico e la soluzione di via Coronata è da escludere". Sulla stessa linea anche il consigliere Bruno Delpino dei Comunisti italiani (sempre Arcobaleno): "Il sindaco fa propri alcuni stati d'animo e di insicurezza che sono esagerati. Si rischia di alimentare la paranoia musulmani uguale terroristi quando Genova è sempre stata tollerante e ha avuto rapporti continui col mondo musulmano". Nelle ultime ore, però, la Vincenzi ha perfezionato le sue posizioni, che fanno cambiare idea a Bruno. "L'obiettivo non è quello di non farla ma di farla bene", ha detto il sindaco. "Questa precisazione, rilasciata agli organi di informazione, ci tranquillizza - spiega Bruno - perchè riporta la questione nei giusti binari". Compatta la giunta: l'assessore alla casa Bruno Pastorino (sempre gruppo Arcobaleno) ha detto "Non credo sia sbagliato fare attenzione a chi fa la richiesta per evitare che agiscano settori politici. Non vorrei che il ruolo di rappresentanza dell'Islam finisse al tiranno di Teheran".