
Sono trascorse poche ore dall'esibizione nel cielo di Genova delle Frecce Tricolori quando il comandante della pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare italiana, Gaetano Farina, interviene in diretta a Primocanale per raccontare la sua emozione. "Siamo partiti da Codogno, città simbolo dell'emergenza. E attraverseremo tutto il Paese anche per testimoniare la vicinanza a coloro che hanno combattuto in prima linea contro questo nemico. Per noi è un'emozione particolare e l'affetto della gente ci inorgoglisce".
Genova, come tutte le città italiane, è stata segnata dalla tragedia del Covid, due anni dopo quella del crollo di Ponte Morandi, dove hanno perso la vita 43 persone. I piloti delle Frecce non hanno il tempo di guardarsi intorno, sono troppo concentrati sul loro lavoro, fatto di precisione e scrupolo. "Solo il capo squadra - racconta Farina - può permettersi di vedere cosa c'è sotto di lui, gli altri molto meno. Ma tutti sanno di sorvolare un Paese meraviglioso, pieno di risorse e di vicende umane. Per noi è un onore rappresentare l'Italia e gli italiani".
Quello di oggi è comunque soltanto un arrivederci della pattuglia acrobatica nazionale. "Mi auguro - conclude Farina - che nei programmi dell'Aeronautica ci sia a breve un ritorno a Genova ed in Liguria. Questa iniziativam distanti ma uniti, è stata fortemente voluta dal Ministero della Difesa".
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