Daniele Pradè, attuale ds della Fiorentina, dall'ottobre 2016 al giugno 2018 capo dell'area tecnica della Sampdoria, ha dovuto combattere contro il Covid-19 e ha sperimentato sulla propria pelle e su quella della propria famigia la forza diffusiva della malattia. "Ho portato il virus in casa - dice a Sky Sport - l'ho trasmesso a mia moglie, a mia figlia, ai miei cognati, ai miei nipoti e soprattutto ai miei suoceri che sono stati ricoverati 30 giorni".Adesso Pradè può parlare al passato della sua brutta esperienza, ma fa capire che non si è trattato di una questione ordinaria. "Per fortuna erano allo Spallanzani, uno dei migliori ospedali al mondo. Il momento più brutto è quando vedi la tua famiglia che piano piano si ammala. Il virus è subdolo e bastardo. Il messaggio che voglio mandare è che dobbiamo essere attenti alle distanze e agli assembramenti. Il calcio - conclude Pradè - può essere un veicolo giusto per capire, ci dovremo convivere fino a quando non verrà trovato un vaccino".
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