cronaca

All'ospedale San Paolo si è svolto il primo incontro di formazione
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Si è svolto nell'aula magna dell'ospedale San Paolo di Savona un incontro di formazione/informazione per gli infermieri dell'esercito, che svolgeranno attività di assistenza infermieristica in 5 strutture residenziali della provincia. Il loro supporto sarà di aiuto nelle strutture di rsa ed rp che presentano attualmente una carenza di personale legata alla positività al Covid19.


All'incontro erano presenti rappresentanti sanitari e amministrativi delle strutture dove gli infermieri andranno ad operare, al fine di coordinare l’intervento di questo importantissimo personale di supporto. Il dottor Marco Anselmo, direttore del reparto di Malattie Infettive del nosocomio di Savona, ha presentato una relazione per fare il punto sulla malattia Covid 19 e la dottoressa Robutti, responsabile del Servizio anziani e disabili, ha spiegato quali sono le caratteristiche delle strutture e degli ospiti attualmente presenti. L'equipe del Servizio di prevenzione e protezione di Asl 2 ha spiegato poi l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e successivamente sono stati definiti gli accordi con le strutture interessate.


Nelle scorse settimane in base alle richieste pervenute dalle strutture, la Direzione di Asl 2, in accordo con la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale, ha inoltrato la richiesta al Prefetto di Savona Antonio Cananà, per poter accogliere nel nostro territorio gli infermieri dell'esercito al fine di sostenere l'attività di alcune strutture residenziali per anziani della nostra provincia. Il Prefetto di Savona si è prontamente attivato e, dopo un primo incontro tra la direzione dell'Asl, in accordo con il comandante Rondinini, nel giro di pochi giorni ha consentito l’arrivo di 9 infermieri che oggi iniziano la loro attività nel nostro territorio per la durata di 30 giorni.


Regione Liguria e Asl 2 ringraziano l'esercito italiano e in particolare il comandante Lorenzo Rondinini per avere reso possibile l'arrivo di questa preziosa risorsa che rappresenta un importante aiuto alle strutture di assistenza del nostro territorio che ospitano i nostri anziani, soggetti particolarmente a rischio, in questo momento di grave emergenza sanitaria.