salute e medicina

Calano di 4 i positivi in regione e diventano 5.181
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In Liguria si registrano 17 nuovi decessi con coronavirus, per un totale di 1.182 vittime dall'inizio dell'emergenza. Calano di 4 i positivi in regione e diventano 5.181. I nuovi contagi sono 133, con ben 120 persone risultate guarite con due test consecutivi negativi (1.761 in totale i guariti). Prosegue la riduzione dei ricoverati che sono undici in meno e diventano 734 tra media e intensità e terapia intensiva (68 solo in terapia intensiva). E' quanto emerge dal bollettino diffuso dalla Regione per il primo maggio. Il totale dei test effettuati in Liguria è di 51.199 unità, 2.437 in più nelle 24 ore.

"I numeri ci confermano che la situazione è in miglioramento
, e questo ci conforta nelle nostre scelte. I tamponi effettuati aumentano come promesso, e per la prima volta registriamo la controtendenza, con un segno negativo nel numero dei casi al momento positivi. Scendono anche gli ospedalizzati, che oggi sono circa la meta' di quanto fossero il mese scorso: oggi abbiamo più di 700 letti a disposizione in media intensità e sono occupati meno della metà dei posti disponibili in terapia intensiva, se mai la curva dovesse tornare a impensierirci", ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, facendo il punto sulla situazione sul coronavirus.

I NUMERI IN ITALIA -
Sono 207.428 i casi totali di coronavirus finora registrati in Italia, comprendenti il numero di persone attualmente positive (100.943, in decremento di 608 in 24 ore), quelle guarite (78.249, in aumento di 2.304) e quelle purtroppo decedute (siamo a quota 28.236, con un incremento di 269, incremento che è comunque il secondo più basso dai primi di marzo). In flessione il numero di persone ricoverate per sintomi lievi o meno gravi: sono 17.569, contro le 18.149 del giorno prima. Continua a scendere il numero di ricoverati nelle terapie intensive: ne risultano 1578, cioé 116 meno. In leggero incremento di 88 unità invece rispetto alle 24 ore precedenti il numero di persone in isolamento domiciliare: sono 81.796, pari all'81% degli attualmente positivi. I dati sono del Dipartimento nazionale della Protezione civile nel bollettino quotidiano sulla diffusione dell'epidemia.

IL REMDESIVIR TORNA AL SAN MARTINO - L'Agenzia italiana del farmaco, l'Aifa, ha reinserito il Policlinico San Martino di Genova nella lista dei centri di sperimentazione per la somministrazione compassionevole del farmaco antivirale Remdesivir. La somministrazione ai pazienti, infatti, era stata interrotta dopo l'alt imposto dal comitato etico nazionale, a cui, dopo il dl Cura Italia, approvato dalla maggioranza di governo, è sottoposta l'autorizzazione di ogni farmaco negli ospedali del Paese (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE)

SCETTICISMO SULLA CLOROCHINA - "Sicuramente ora rispetto alla fase iniziale sull'utilizzo dell'idrossiclorochina siamo più scettici, perché i dati non sono entusiasmanti. Sulle ali dell'entusiasmo nato da alcuni studi francesi abbiamo somministrato a tutti questo farmaco però francamente io oggi mi sento più riluttante sull'utilizzo su tutti di questo farmaco, se non all'interno di protocolli clinici ben delineati e/o progetti di ricerca", ha detto il professor Matteo Bassetti, direttore dell'Unità Operativa Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino.

REPARTI COVID IN DISMISSIONE -
Un altro reparto covid-19 è stato svuotato all'ospedale San Martino di Genova e uno è 'congelato', i ricoveri continuano a ridursi e continuano ad aumentare le dimissioni dei pazienti. Il trend discendente dell'epidemia di coronavirus in Liguria prosegue quindi. Nel frattempo è partita una collaborazione tra la clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e le rsa liguri per la cura del covid-19, già 100 le telefonate ricevute dalla residenze sanitarie assistenziali per la richiesta di informazioni e consigli su come gestire i tamponi, i sintomi e la cura dei pazienti. L'assistenza telefonica del San Martino ha iniziato a coinvolgere anche i pazienti positivi in isolamento a casa.

ZERO VITTIME IN VAL D'AOSTA - Secondo giorno di fila senza morti in Valle d'Aosta per il coronavirus Covid-19. In base a quanto riportato nel bollettino dell'Unità di crisi, i deceduti restano 137, 70 uomini e 67 donne, tra i 45 e i 100 anni (età media 82 anni). Salgono a 612 i guariti (38 in più). I casi positivi sono 1.133 dall'inizio dell'epidemia (24 ore prima erano 1.128) e 384 quelli attuali (417). Infine i pazienti ricoverati in ospedale sono 75 (tre in Rianimazione), mentre gli altri 309 contagiati sono in isolamento domiciliare.

NUOVA FASE DELL'EMERGENZA -
Dopo 68 giorni consecutivi e 73 conferenze stampa, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha chiuso gli incontri quotidiani con i giornalisti per la lettura e la spiegazione del bollettino dei dati dell'emergenza coronavirus. Un appuntamento che per settimane è stato l'unica finestra ufficiale del governo sulla pandemia dal 23 febbraio, due giorni dopo la scoperta del paziente 1 a Codogno.

NUOVO TEST PER INFETTI NON ANCORA CONTAGIOSI - Un nuovo test sviluppato dagli scienziati che lavorano per il Pentagono è in grado di identificare gli infetti dal Covid-19 prima che diventino contagiosi. Lo scrive il Guardian, parlado di una "possibile svolta" contro la diffusione del virus. Il nuovo test si basa su un'analisi del sangue in grado di rilevare il Coronavirus, anche 24 ore dopo che è stato contratto, prima che si siano manifestati i sintomi e soprattutto prima che il malato possa trasmetterlo ad altre persone. Il nuovo test è nato da un progetto del Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) delle forze armate statunitensi e sarà sottoposto al via libera "urgente" della Food and Drug Administration (Fda).