tecnologia

Potrà essere utilizzato all'interno di luoghi chiusi, ma anche all'aperto
1 minuto e 44 secondi di lettura
Un braccialetto 'intelligente' da indossare nella fase 2 dell'emergenza Covid-19, per potere monitorare la distanza di sicurezza tra persone e la temperatura corporea. Lo ha messo a punto l'Istituto Italiano di Tecnologie di Genova che ora cerca aziende e investitori per la produzione su vasta scala. Nominato iFeel-You, il braccialetto sfrutta i risultati di ricerca ottenuti nell'ambito del progetto europeo An.Dy dedicato anche allo sviluppo di una tuta sensorizzata capace di monitorare alcuni parametri del corpo umano.

Il prototipo, realizzato dal gruppo di ricerca
Dynamic Interaction Control Lab dell'IIT a Genova, coordinato da Daniele Pucci, utilizza parte degli algoritmi e delle tecnologie che i ricercatori hanno ideato per la tuta sensorizzata per leggere il movimento del corpo ed emettere un segnale radio: quando due braccialetti si trovano in prossimità, vibrano emettendo un segnale di allerta e facilitando il rispetto della distanza di sicurezza. Inoltre, in caso di superamento della distanza di sicurezza, può memorizzare l'identificativo del braccialetto vicino, dando così la possibilità di ricostruire, se necessario, i contatti con una persona risultata positiva al Sars-CoV-2.

Nello stesso tempo, lo smartband è munito di sensori per la registrazione della temperatura corporea, permettendo di diagnosticare in modo rapido uno dei principali sintomi dell'infezione. Il prototipo del braccialetto iFeel-You è stato ideato per trovare una soluzione pratica ed economica alle necessità di distanziamento sociale che tutte le realta' produttive dovranno rispettare per garantire la sicurezza dei lavoratori durante la fase 2 dell'emergenza spiega in una nota l'Iit.

"E' un dispositivo che potrà essere utilizzato all'interno di luoghi chiusi, ma anche all'aperto in situazioni dove l'accesso è controllato, ma non è semplice utilizzare altre tecnologie, quali smartphone e termocamere. Oltre alle realtà produttive, quindi, il braccialetto potrà trovare applicazione all'interno di villaggi turistici, centri benessere, aree sportive e parchi di divertimento", spiegano i ricercatori genovesi. Il passaggio da prototipo a dispositivo disponibile su larga scala sarà possibile solo grazie al supporto che i ricercatori di IIT troveranno da parte di aziende e investitori interessati a industrializzare il braccialetto in breve tempo.