sport

Prosegue il braccio di ferro sui diritti tra Sky/Dazn e la Lega, coi club a caccia disperata di soldi
1 minuto e 20 secondi di lettura
La Lega di Serie A convoca d'urgenza un'assemblea, nella data eccezionale del 1 maggio: segno che la situazione dei club professionistici è vicina al punto di non ritorno. La riunione verrà preceduta da una videoconferenza tra i direttori commerciali delle 20 società della massima serie.
Da tempo, dietro le quinte dell'emergenza Covid-19, le società e le emittenti tv (Sky, Dazn e Img) lottano sul tema della quota restante di introiti legati a gare che, in caso di sospensione definitiva del campionato, non verrebbero disputate. Si parla di circa 350 milioni, sul miliardo complessivo previsto dal contratto tra le pay tv e la Lega. Genoa e Sampdoria potrebbero trovarsi a fare i conti con un mancato introito tra i 20 e i 25 milioni.


Molte società temono che Sky, DAZN e Img non versino la sesta e ultima rata, che scade proprio nei primi giorni di maggio. Il sistema calcio rischia l'implosione senza gli introiti dei diritti tv. La crisi cade in un momento in cui le emittenti stavano per rinegoziare al ribasso il contenuto economico del prossimo accordo: una riduzione degli incassi da tv sarebbe stata comunque all'ordine del giorno. Per questo, secondo indiscrezioni, ci sarebbero contatti riservatissimi con Amazon, nata come società di logistica e di commercio on line e trasformatasi in produttore di contenuti video (dai film alle serie tv), per indurre una gara al rialzo. Al momento non è noto l'orientamento dell'azienda di Jeff Bezos (nella foto), ma tra le società di serie A il nome del miliardario americano ha preso a circolare come quello del possibile salvatore, certo non disinteressato, del sistema.