Che estate sarà per i giovani liguri? In questi ultimi giorni dove è allo studio la fase 2 per l'emergenza Coronavirus, i ragazzi ormai in quarantena da quasi due mesi si interrogano su come e quando sarà possibile rivedere la fidanzata o gli amici. E se sulle serate in discoteca o sui concerti ci hanno ormai messo una pietra sopra, ci si chiede però quando sarà possibile rivedersi di persona e non attraverso lo schermo di una videochiamata. Su questo, il governatore ligure Giovanni Toti ha voluto essere chiaro: "Di sicuro porremo limiti molto severi sugli assembramenti: possiamo dimenticare i riti dell'estate come gli aperitivi a Boccadasse o i falò in spiaggia, abitudine già vietata a cui però in tanti in gioventù hanno trasgredito".
Ma nella fase 2 bisognerà iniziare a pensare anche a come far ripartire la socialità delle persone, un piccolo passo verso il ritorno alla normalità. "Per questo credo che una pizza o una birra con gli amici, magari a piccoli gruppi di 4 persone e distanziati in locali adeguatamente preparati con personale formato per intervenire in caso di trasgressione delle regole, sarà possibile", così ha commentato Toti. Non bisogna dimenticare che sia per gli studenti universitari sia per i liceali università e scuola non dovrebbero riaprire prima di settembre, quindi la loro quotidianità sarà "online" ancora per un po'. Ma l'economia passa proprio anche dai sabati sera dei giovani e non bisogna dimenticarsi di loro.
Tutto dipende ovviamente anche dall'evolversi della situazione sanitaria. Intanto c'è attesa per il nuovo Dpcm del Governo che farà chiarezza su cosa si potrà fare e cosa no a partire dal 4 maggio. Il premier Conte ha già anticipato che l'allentamento delle misure deve essere graduale e programmato, in modo tale che si dia modo a tutti di cambiare le proprie abitudini per contrastare una nuova diffusione del virus. Fase che in Liguria potrebbe prevedere già la riapertura su appuntamento di parrucchieri ed estetiste e l'attivazione del servizio d'asporto di bar e ristoranti (LEGGI QUI).
Se gli spostamenti all'interno del territorio regionale verranno consentiti, è possibile che tra qualche settimana si possano ampliare le motivazioni. Per il momento, infatti, si può uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute, necessità e urgenza e per recarsi nei pochi esercizi commerciali aperti (supermercati, farmacie, tabacchi, librerie, edicole, cartolerie e negozi di abbigliamento per l’infanzia). In tutti gli altri casi chi esce rischia la multa da 400 a 3000 euro. Ma magari tra qualche tempo si potrà fare visita a casa ai parenti, cercando di tutelare gli anziani, e agli amici.
Sarà indubbiamente un'estate diversa, fatta di attese e della riscoperta delle piccole cose, come il piacere di rivedersi dopo lungo tempo di persona e non più su uno smartphone. Ma sarà comunque in attesa di poter tornare alla movida di un tempo, agli abbracci, al ritrovarsi tutti insieme per festeggiare.
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Coronavirus e l'estate in Liguria, "Cari giovani, niente aperitivi né falò in spiaggia"
Per quest'anno i riti dell'estate sono da dimenticare
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