cronaca

Presenti anche il governatore Toti e il sindaco Bucci
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"Spero che il virus abbia indebolito, o magari ucciso, l'indifferenza e l'individualismo". Un messaggio di vicinanza, in occasione delle feste pasquali, alle maestranze impegnate anche in questi giorni nella realizzazione del nuovo Ponte di Genova. E' quanto è stato espresso dall'Arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, che si è recato nel cantiere del nuovo viadotto sul Polcevera per un momento di preghiera e benedizione a tutte le persone al lavoro anche in questa fase di emergenza sanitaria nazionale legata al Covid-19, che con senso di responsabilità e grande coesione guardano al completamento delle ultime attività dell'opera. Presenti alla funzione anche il commissario straordinario per il ponte e sindaco della città di Genova, Marco Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

La benedizione è stata rivolta a dirigenti, tecnici e operai che stanno mantenendo altissimo il ritmo produttivo, adottando al contempo i presidi di sicurezza, per terminare la struttura in tutte le sue componenti in tempi molto compressi. I lavori vanno avanti senza sosta e con il massimo impegno, con il ponte che supera oggi i 930 metri, con il varo della sezione da 35 metri avvenuto tra la pila P1 e P2. Continuano inoltre le attività sulla rampa di accesso all'autostrada e le complesse operazioni per la preparazione della soletta del ponte: 8mila metri cubi di calcestruzzo che saranno lavorati in contemporanea, dalle estremità del viadotto verso il suo centro, a getto continuo 24 ore su 24.

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"In questo Paese servono tanti 'ponti per Genova', con regole più veloci, chi sbaglia va in galera, ma chi fa bene deve poter lavorare. Questo è un cantiere che non si ferma mai e che è un simbolo per la nostra citta', la nostra regione e per tutta Italia. Anche in tempi difficili come questi si può continuare a fare bene le cose. La bellezza di questo ponte, la maestosità di questo gigantesco cantiere lo dimostrano. E' un cantiere in cui la gente non ha avuto paura, per citare le parole di un grande pontefice del passato e ha continuato a lavorare con le mascherine e cosi' siamo andati avanti, cosa che dovremmo cominciare a fare da martedì", ha detto il presidente Toti.

"Abbiamo contatti costanti con Autostrade che sta lavorando sull'elicoidale. Autostrade ha detto che per metà maggio l'elicoidale sarà pronta, con tutti i lavori di manutenzione già finiti. Noi seguiamo i lavori e per ora non ci sono ritardi. E' una parte importante del ponte e deve essere finita prima che sia finita tutta la struttura", ha detto il sindaco-commissario Marco Bucci. Per quanto riguarda la rampa di accesso all'A7, a fine mese, "quando sarà finita la struttura si comincerà a fare l'elevazione degli impalcati di rampa". Per quanto concerne i tempi, Bucci ha detto che "abbiamo previsto fine giugno" per il termine lavori "ma ci sono dei ritardi dovuti al coronavirus stimati in due-tre settimane. Vediamo di recuperare i ritardi. Ma la tappa principale che abbiamo davanti è finire tutti gli impalcati. E questo accadrà un po' prima della fine di aprile".

Per la prosecuzione delle attività nell'area di lavoro del nuovo viadotto sono state adottate misure di sicurezza straordinarie, tra cui il rilevamento della temperatura corporea a tutti gli ingressi, l'utilizzo di mascherine di protezione, la distribuzione massiva di disinfettanti per le mani, l'obbligo di rispettare sempre la distanza di sicurezza e ancora, pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro e di tutti i luoghi comuni, riduzione del numero di persone che possono viaggiare contemporaneamente sulle navette da e per il cantiere. Misure che rappresentano una sintesi delle norme complessive adottate per affrontare l'emergenza sanitaria in corso.