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Il governatore ligure commenta le nuove misure annunciate dal governo
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E' arrivata poco fa la bozza del nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Le misure in vigore varranno fino al 3 maggio. Chi è rimasto aperto fino a oggi, potrà continuare a rimanere aperto. Mentre probabilmente si aggiungeranno altre attività strategiche per la Liguria come le consegne per il comparto navale, i piccoli cantieri edili all'aperto, i balneari e le attività legate alla silvicoltura. Ma siamo ancora in fase di definizione". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commentando in conferenza stampa le nuove misure annunciate dal governo.

"Molte imprese e molti lavoratori si stanno chiedendo come e chi tornerà al lavoro. La mia certezza è che si sono scordati molte esigenze della nostra Regione, dai giardinieri ai piccoli artigiani dell'edilizia, fino alla nautica da diporto", ha proseguito Toti via Facebook sulla proroga al 3 maggio delle misure restrittive per l'emergenza coronavirus. "Vabbè, come abbiamo sempre fatto, ci metteremo al lavoro per rimediare: sono i liguri a decidere il loro futuro e non ci faremo imporre scelte che contrastano con il volere e gli interessi della nostra gente", ha puntualizzato il governatore.

"Resta, da parte del governo, una gestazione piuttosto confusa, visto che Conte ha chiesto il parere alle Regioni nel giro di un'ora. Capisco la necessità di darne comunicazione al Paese prima delle trasmissioni delle liturgie del Venerdì Santo, ma un'ora è poca". Secondo il governatore ligure, "ancora una volta, si mostra scarsa considerazione per l'azione propositiva delle Regioni".

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Critica nei confronti del premier Conte anche la nota dei parlamentari del gruppo Cambiamo!. "Non vorremmo commentare l'attacco da parte del premier alle opposizioni nell'ambito di un messaggio alla Nazione, che riteniamo frutto di poca dimestichezza con le istituzioni. L'utilizzo di ampi spazi di dirette televisive per prodursi in un quantomeno irrituale attacco frontale senza possibilità di contraddittorio è qualcosa in ogni caso di inedito, e ci auguriamo di irripetibile", hanno detto i rappresentanti del partito di Toti.

"Molto poco rassicuranti, inoltre, le parole del premier Conte sugli esiti dell'Eurogruppo, che sembrano sostanziarsi solo in una serie di principi, ma nulla di concreto. La sbandierata vittoria dell'istituzione di un Recovery Fund è una scatola vuota di cui non si parlerà fino al 23 aprile, data prevista per il Consiglio europeo. Solo allora si saprà se si concretizzerà in uno strumento di condivisione del peso della crisi fra i Paesi del'Unione tale da risultare davvero efficace per fronteggiare l'impatto economico. Ciò dimostra la totale inconsapevolezza della gravità dell'emergenza economica in atto e dell'urgenza di interventi efficaci", conclude il gruppo di Cambiamo!