cronaca

Ecco cosa cambia per chi deve spostarsi con i mezzi pubblci
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Il trasporto pubblico a Genova ai tempi del Coronavirus si rimodula ancora e tocca anche i lavoratori di Amt. Da lunedì cambia il servizio dei bus cambia con un orario che verrà ridotto.

Accanto alla chiusura di impianti non essenziali e comunque coperti da altri servizi bus come gli ascensori di Quezzi, di Montegalletto e la funicolare Sant'Anna poi da lunedì alcuni impianti a fune come la Zecca Righi e la Cremagliera Granarolo Principe si fermeranno alle 21. Il servizio sostitutivo Manin Contardo resta, ma si fermerà alle 19 perché esistono altre possibilità di collegamento. Ma da lunedì ecco dunque la riduzione.

"Da lunedì, d'accordo con le organizzazioni sindacali, il servizio che garantiremo sarà del 60% di un normale orario feriale invernale" ha raccontato il direttore generale di Amt Stefano Pesci.


La riprogrammazione del servizio riguarderà anche metropolitana e Navebus.
Per quanto riguarda la metropolitana rimangono invariati gli orari di servizio, metro aperta nei giorni feriali con prima corsa ore 5 e ultima corsa ore 21, al sabato e alla domenica prima corsa ore 6. e ultima corsa ore 21, ma con un calo della frequenza nei giorni feriali. Dal 30 marzo il servizio via mare Navebus sarà sospeso; il collegamento tra Caricamento e Pegli è garantito dalla linea bus 1.

Variazione anche per i servizi bus sostitutivi della funicolare Zecca Righi e della cremagliera di Granarolo:
le linee bus F1, F2 e G1 saranno attive fino alle ore 21. Anche il servizio sostitutivo dell’ascensore Manin-Contardo avrà un nuovo orario e sarà attivo dalle ore 8 alle ore 19.


Continuerà da parte di AMT l’attività di monitoraggio dei carichi così da poter effettuare eventuali interventi di rinforzo/diminuzion
e qualora se ne registrasse la necessità. "I nuovi orari sono consultabili sul sito AMT e sulla APP. In questo particolare momento può risultare ancora più utile l’utilizzo della APP che consente la consultazione in tempo reale degli orari di arrivo dei bus, così da recarsi alla fermata solo in prossimità dell’arrivo dei mezzi" spiega Amt.



Ma da lunedì per tutti i 2300 lavoratori di Amt scatterà anche la cassa integrazione. Sarà attivato il fondo bilaterale di solidarietà e con una domanda già presentata all'Inps partiranno le prime nove settimane di questo provvedimento. "Ciascun dipendente di Amt, siamo 2300 in totale, sarà collocato in cassa integrazione - ha spiegato Pesci - ci sarà una riduzione di lavoro che si configurerà come un giorno della settimana minimo poi ci sono alcuni settori in cui i cali di attività sono stati più significativi come quello delle vendite". La cassa integrazione per gli autisti di Amt è un fatto storico perché mai prima per l'azienda del trasporto pubblico locale era stato adottato questo provedimento. Ma il momento è delicato e ha trovato forte coesione tra azienda e lavoratori.