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La compravendita di calciatori è la sola strada possibile per Preziosi e Ferrero
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 Genoa e Sampdoria sono tra le società che tengono in ordine i conti grazie alle plusvalenze a getto continuo. Emerge da un'inchiesta sullo stato di salute economico della Serie A, svolta dalla Gazzetta dello Sport.


La società rossoblù, nell'ultimo bilancio pubblicato, ha contenuto le perdite a 4 milioni grazie a plusvalenze nette per 46,1 milioni rispondenti alle cessioni di Perin, Pellegri, Izzo e Laxalt. Nel gennaio dello scorso anno i 34,7 milioni di plusvalenze (in gran parte relativi alla cessione di Piatek) hanno evitato la ricapitalizzazione. Il bilancio 2019, ancora da approvare, può infine già contare sui 25 milioni di plusvalenza per la cessione di Romero alla Juventus.

La Sampdoria invece chiude da anni i bilanci in attivi: +3,2 nel 2016, +9,3 nel 2017, +12,1 nel 2018. Anche il bilancio 2019, grazie alle cessioni di Andersen e Praet, sarà positivo. L'anomalia riguarda lo stato di salute delle altre aziende del gruppo Ferrero, tutt'altro che floride tanto che la Sampdoria potrebbe essere “sacrificata” per salvare la holding. Difficile però che, con la crisi in corso, si presenti qualcuno a offrire i 100 milioni chiesti invano lo scorso anno alla cordata Vialli.