salute e medicina

Nel frattempo sono negativi i 200 test sierologici sui sanitari fatti ieri
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"Sembrerebbe che venerdì scorso sia stato raggiunto il picco”. Queste le parole del professor Giancarlo Icardi dell’Istituto di Igiene dell’Università di Genova in riferimento all'emergenza coronavirus. “Tra sabato e domenica i risultati sono rimasti stazionari. I casi che continuiamo a vedere ora sono casi che si sono contagiati una settimana fa. Quindi per la prima metà di questa settimana ci aspettiamo che i numeri rimangano abbastanza stabili”, prosegue Icardi. Però c’è un barlume di speranza nel veder diminuire il numero di contagiati. “Dopo la prima metà di questa settimana potremmo iniziare a vedere un’inversione di tendenza, ovvero una diminuzione seppur parziale del numero di casi”. Ma nonostante queste notizie positive, è bene ricordare l’importanza di seguire tutte le disposizione e le misure che si sono iniziate ad adottare ormai due settimane fa. “Non cadiamo in facili entusiasmi. È importante continuare a mantenere tutte le misure che abbiamo iniziato ad adottare, ovvero ad esempio evitare contatti con famiglie che potenzialmente hanno casi di Covid-19 e mantenere le distanze sociali. Tutte queste misure di cui adesso vediamo gli inizi degli effetti devono essere mantenute perché sono queste misure che ci aiuteranno a uscire dall'emergenza”, spiega il professore.


Nel frattempo sono risultati negativi i 200 test sierologici fatti sui sanitari. “I test sono stati fatti su soggetti potenzialmente esposti al virus, non solo quindi sanitari ma ad esempio anche su ospiti delle comunità di anziani”. Dunque i test sono serviti per valutare se fosse in corso un’infezione recente o comunque pregressa nelle persone. “I primi 200 campioni analizzati sono tutti negativi per entrambi gli anticorpi”: un’altra notizia positiva che evidenzia come l’infezione circoli ma con il rispetto delle misure adottate si può contenere il contagio.