cronaca

"Ci servono 90 milioni di mascherine al mese"
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"Da lunedì o martedì al massimo tutte le regioni avranno mascherine per medici, operatori sanitari e malati. A partire dalla settimana successiva contiamo di dare poi a tutti gli italiani i Dispositivi di protezione individuale". Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario straordinario al'emergenza Coronavirus.


Proprio la carenza di mascherine è uno dei maggiori problemi che si sta veridicando negli ospedali italiani, Liguria compresa. Un problema che rende di fatto ancora più complicato il lavoro di tutti gli operatori sanitari impegnati nell'emergenza. A Genova sono arrivate negli scorsi giorni 50mila mascherine dalla Cina. E altre 100 mila sono state donate dalla città cinese gemellata con Genova di Guangzhou. Ma attorno alle mascherine ci sono anche brutte pagine di cronaca da raccontare in questi giorni, come i furti avvenuti in alcune strutture ospedaliere. A Genova la scorsa notte sono state rubate 50 mascherine dal Villa Scassi di Sampierdarena. Alla Spezia la polizia ha denunciato due persone dopo avere scoperto che le mascherine rubate venivano poi vendute a 20 euro su internet. E la lista di casi simili è lunga in tutta Italia. Ci sono stati anche episodi di sciacallaggio: mascherine che erano state acquistate al prezzo di 30 centesimi l'una in un supermercato del savonese venivano rivendute a 5 euro ciascuna da una farmacia dell'entroterra di Imperia. Lo stock è stato sequestrato dalla guardia di finanza.


"Ci servono 90 milioni di mascherine al mese. E' un numero straordinario, ma abbiamo attivato tutti i canali per rifornirci. Purtroppo si producono in posti lontani dal nostro e su questo materiale si combatte una guerra commerciale". Ha detto ancora il commissario Arcuri. "Fino a 5 giorni fa - ha ricordato Arcuri - distribuivamo un milione di mascherine al giorno; ieri sono state il triplo e nella prossima settimana contiamo di incrementare maggiormente la dotazione. Noi siamo in guerra e io devo trovare le munizioni per combatterla. Le guerre si vincono con i propri eserciti e con i propri alleati. La Francia ci ha regalato un milione di mascherine, la Germania alcune decine di ventilatori. In queste ore dalla Russia arriveranno medici ed altro materiale".

CNA E MASCHERINE - "E' necessario garantire continuita' operativa a tutte quelle attivita' manutentive, legate a cicli produttivi e non, finalizzate a mantenere efficienti e in buono stato i macchinari e gli impianti in modo da non pregiudicare la capacita' dell'impresa quando terminera' l'emergenza. Occorre inoltre consentire l'operativita' a quelle imprese che si stanno riconvertendo per la produzione di mascherine e dispositivi per la salute e oggi sprovviste di codice ATECO". Sono le richieste della Cna in vista dell'elenco di attivita' che potranno rimanere aperte dopo la nuova stretta anti-Coronavirus. Vanno ricomprese tra i "servizi essenziali" anche "le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, unitamente alle societa' di loro emanazione" per "garantire il ruolo della rappresentanza" e "garantire l'erogazione di servizi quali, ad esempio: l'elaborazione delle buste paga e la sottoscrizione degli accordi sindacali, come nel caso dell'attivazione degli strumenti di sostegno al reddito".