cronaca

Il sindacalista: "Andare solo per reali emergenze"
1 minuto e 15 secondi di lettura
“Troppi liguri si recano ancora alle poste e per di più di senza motivi urgenti. Nonostante i divieti imposti dal recente decreto legge, volti a contenere la diffusione dell’epidemia di Coronavirus rileviamo un costante afflusso della clientela presso gli sportelli degli Uffici Postali che al momento restano aperti al pubblico”.


E’ l’allarme lanciato da Claudio Donatini, segretario regionale Cisl Liguria: “Si rischiano multa e denuncia. In moltissimi casi tale afflusso di clienti è motivato dallo svolgimento di attività e operazioni che nulla hanno a che fare con il carattere di urgenza e inderogabilità previsti dal decreto governativo come valide motivazioni di uscita dal proprio domicilio. E pertanto, si tratta di violazioni di legge, punibili con multa di 206 euro e denuncia penale. Ad esempio, ci si può recare allo sportello per ritirare la pensione se non si possiede il Bancoposta. Possono essere ritirate raccomandate o altra corrispondenza in giacenza presso gli uffici.

Si possono spedire corrispondenza e pacchi a carattere di urgenza. E' invece vietato pagare bollette che hanno una scadenza non prossima (praticamente tutte considerando che la tempistica è stata differita in avanti da tutti gli operatori, pubblici e privati, che erogano servizi). Non ci si può recare agli sportelli postali per avere informazioni su prodotti finanziari. E comunque, nel dubbio, meglio telefonare prima all’ufficio postale per capire se il servizio richiesto può essere rimandato o soddisfatto online”, si legge ancora nella nota.