cronaca

L'iniziativa include la possibilità di recapitare agli anziani con patologi anche i farmaci
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Bilancio più che positivo per il servizio di spesa a domicilio organizzato dal Comune di Genova con la collaborazione del volontariato. Ieri, lunedì 16 marzo, al numero 010.5574262 attivo dalle 9 alle 17 sono arrivate 80 richieste. “Siamo contenti che il nostro lavoro – commenta Sergio Gambino, consigliere delegato alla Protezione Civile – e quello dei volontari sia stato così apprezzato. Incrementeremo, nei prossimi giorni, anche il centralino in modo che le persone non debbano aspettare in linea, come è accaduto ieri a causa dell’alto numero di chiamate”. La spesa a casa da ieri include la possibilità di recapitare agli anziani con patologie, disabili gravi e immunodepressi, anche i farmaci: “Siamo stati contattati da alcune farmacie genovesi – prosegue Gambino – che hanno chiesto il supporto della Protezione Civile comunale per la consegna dei farmaci a casa. Ringrazio i volontari, i Municipi e le associazioni del Terzo settore che si sono messi a disposizione”.


E oltre alla spesa a domicilio il Comune di Genova ha attivato, grazie alla Protezione Civile comunale e l’Assessorato alle politiche socio – sanitarie, la consegna di 100 “diete latte”: “Si tratta di alimenti per bambini da 0 a 12 mesi – spiega Francesca Fassio, assessore alle Politiche socio-sanitarie – che sono state distribuite nel centro di ascolto di via Prè ad altrettante famiglie assistite dai servizi sociali. Per le persone più fragili il coronavirus è una emergenza nell’emergenza e come Amministrazione vogliamo mettere in atto tutte le azioni per il loro sostegno”. Più di cento sono state anche le chiamate al numero verde 800098725 “Ascolto anziano” attivato dall’Agenzia per la Famiglia - Assessorato alle Politiche Socio-Sanitarie, Famiglia e relativi diritti. “I volontari e i dipendenti del Comune rispondono al telefono dalle 9 alle 14 – sottolinea Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la famiglia del Comune di Genova - e contiamo, grazie alla loro disponibilità, di poter estendere il servizio anche nel weekend. Le 100 telefonate, e il numero è in crescita, che in media ci sono arrivate indicano il bisogno per queste persone, spesso isolate in casa per evitare il contagio, di parlare, di confrontarsi, di essere rassicurate sulle loro paure”.