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Ecco cosa prevede
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Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. E' di 113 articoli la nuova bozza del decreto anti-Coronavirus. Il testo, sottolineano fonti di governo, è ancora soggetto a revisione e dunque suscettibile di modifiche: sarà vagliato anche dai tecnici nel pre-consiglio prima di arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in serata.


IL DEBITO - Contro l'emergenza coronavirus, il governo potrà emettere nuovo debito fino a un massimo di 25 miliardi.
E' quanto si legge nella bozza di decreto all'esame del pre-consiglio dei ministri. "Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all'attuazione degli interventi di cui al presente decreto - si legge nelle disposizioni finanziarie - è autorizzata l'emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l'anno 2020". Lo stesso articolo fa comunque riferimento anche ad altri fondi di copertura senza al momento indicare però gli importi. 

Il decreto anti-coronavirus destina 1,15 miliardi al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile. Per fronteggiare l'emergenza coronavirus, le strutture sanitarie private, accreditate e non, dovranno mettere a disposizione il personale sanitario, i locali e le apparecchiature. E' quanto si legge nella bozza del decreto all'esame del pre-consiglio dei ministri. Le prestazioni saranno remunerate dalle regioni con una somma di denaro a titolo di indennità.



CONGEDO GENITORI -
Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi 'speciali' saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L'indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Lo prevede l'ultima bozza del decreto suscettibile di modifiche. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.

In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori dipendenti con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i voucher baby-sitter. E' quanto prevede l'ultima bozza del decreto anti-coronavirus in via di definizione. Il bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting è previsto "nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia". Il voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.

UNA TANTUM PER AUTONOMI - Agli automi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. Lo prevede la bozza del decreto anti-Coronavirus, suscettibile ancora di modifiche. L'indennità è prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell'agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

PRODUZIONE MASCHERINE - E' consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. E' quanto prevede la bozza del decreto, ancora suscettibile di modifiche. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all'Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine,rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L'Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

Arrivano fondi per 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l'acquisto di guanti e mascherine. Lo prevede l'ultima bozza del decreto anti-Coronavirus ancora suscettibile di modifiche. Le risorse saranno trasferite dall'Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Previsto anche un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d'impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro.

IL COMMISSARIO PUO' REQUISIRE IMMOBILI E APRIRE FABBRICHE - Il commissario straordinario può
"requisire beni mobili, mobili registrati e immobili" per "potenziare la capienza delle strutture ospedaliere" e in particolare "i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva". Lo prevede la bozza di decreto Coronavirus. Il commissario inoltre "preserva e potenzia le filiere produttive dei beni necessari" per contenere l'emergenza, anche "costruendo nuovi stabilimenti e riconvertendo quelli esistenti" e può "organizzare la raccolta di fondi occorrenti", inclusi quelli privati.

Il commissario straordinario "attua e sovrintende a ogni intervento utile a fronteggiare l'emergenza sanitaria, organizzando, acquisendo e producendo ogni genere di bene strumentale utile a contenere e contrastare l'emergenza stessa, nonché programmando e organizzando ogni attività connessa", prevede la bozza con le misure economiche per il contrasto all'emergenza Coronavirus. Il commissario "individua e indirizza il reperimento delle risorse umane e strumentali necessarie, individua i fabbisogni, e procede all'acquisizione e alla distribuzione di farmaci, delle apparecchiature e dei dispositivi medici e di protezione individuale". "Può avvalersi di soggetti attuatori e di società in house, nonché delle centrali di acquisto", prosegue la norma.


IL PREFETTO PUO' REQUISIRE ALBERGHI -
Il prefetto può requisire strutture alberghiere, ovvero altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare. E' una misura confermata nell'ultima bozza di decreto. Il capo della Protezione civile può inoltre requisire in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, "presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché beni mobili di qualsiasi genere", per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Sono previsti indennizzi.