cronaca

"La curva crescente di contagi non ci sta prendendo di sorpresa"
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Sale a 20 il bilancio delle vittime in Liguria. La Direzione Sanitaria dell'Ospedale San Martino segnala un decesso di un paziente ricoverato presso il reparto di Medicina Generale del Monoblocco, anche per infezione da Covid-19. Si tratta di un genovese di 73 anni, con multiple co-patologie. Una volta riscontrata la positività in reparto, il paziente era stato immediatamente isolato e gestito. Oltre a lui. si è spento un paziente genovese di origine siciliane ma residente a Genova di 96 anni, presso il reparto di Malattie Infettive, deceduto stanotte alle 3:10 e un paziente carpigiano di nascita ma residente a Genova di 80 anni, presso il reparto Osservazione Breve Intensiva, ubicato all’interno dei percorsi del Pronto Soccorso, deceduto alle 6.45.

Nel frattempo sono stati dimessi cinque pazienti ricoverati in Malattie Infettive: 4 sono rientrati alla Spezia, 1 nell’area urbana genovese. Restano 28 ricoverati in Malattie Infettive, 19 invece in Rianimazione. Ad affiancarsi agli infettivologi, anche i pneumologi da oggi a sostegno fisso nel reparto di Malattie Infettive. Inoltre, la Direzione Sanitaria conferma l’avvenuta trasformazione del Padiglione 10 in un reparto ‘buffer’, sta iniziando ad ospitare solo casi di Covid-19 positivi a bassa complessità in attesa di trasferimento sul territorio.

Sono 326 i casi positivi di Coronavirus in Liguria secondo i dati forniti nella giornata di venerdì 13 marzo
, 65 in più rispetto a giovedì. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 170 mentre 156 sono in isolamento al proprio domicilio. Sono 1.289 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure. Per quanto riguarda i positivi: 326 totali (+ 65 rispetto a ieri) di questi, 170 ospedalizzati, di cui 54 in Terapia intensiva (+ 65 rispetto a ieri, + 16 in Terapia intensiva). La buona notizie è che la bambina di 11 mesi che si trovava al Gaslini non ha il coronavirus, gli ulteriori test hanno escluso il caso.


Anche il sindaco di Taggia, Mario Conio, è risultato positivo al test del Coronavirus. "La scorsa notte mi sentivo un po' strano, con dei dolori articolari, ho misurato la febbre e quando mi sono accorto che era superiore ai 37 gradi e mezzo mi sono autodenunciato". Pur non avendo tosse o mal di gola, Conio ha ugualmente deciso di approfondire il proprio stato di salute e, dopo il tampone, è risultato positivo al Covid-19. Conio dovrà stare in isolamento a domicilio per due settimane.

Continua dunque a crescere la curva di contagi anche in Liguria. E putroppo aumentano anche le vittime legate al Coronavirus. Al Policlinico San Martino sono infatti avvenuti nelle ultime ore due decessi: il primo di un paziente di 70 anni nato e residente a Genova e il secondo di una paziente di 66 anni nata in Calabria ma residente a Genova. "Entrambi erano ricoverati nel reparto di Rianimazione. Per entrambi i casi il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso" spiega la direzione dell'ospedale.

Nel Ponente un paziente di 87 anni, ricoverato dal 7 marzo nel reparto di Malattie Infettive all’Ospedale di Sanremo, è deceduto nella notte. L’uomo, residente a Pontedassio, era risultato positivo al Covid-19 e presentava un quadro clinico caratterizzato da importanti patologie pregresse. Il 7 marzo, il paziente era stato trasportato con ambulanza al Pronto Soccorso di Imperia per poi essere trasferito nel reparto di Malattie Infettive.

Altre due vittime si sono registrare all'ospedale Galliera di Genova. Si tratta di "un uomo di 88 anni genovese, con comorbità, ricoverato il 9 marzo, proveniente dal Villa Scassi e di un uomo di 64 anni, residente in Asl4, proveniente dal pronto soccorso di Lavagna in data 12 marzo, deceduto oggi per insufficienza respiratoria" spiega in una nota La direzione sanitaria dell'E.O. Ospedali Galliera.


"La curva crescente non ci sta prendendo di sorpresa. Aspettiamo che domani (Sabato 14 marzo ndr) il Governo vari il pacchetto con tutte le misure per il sostegno all'economia. Ancora non lo abbiamo visto e ho chiesto al Governo di poterlo vedere. L'espansione del nostro sistema di cura è in corso. La settimana prossimo avremmo più di 100 terapie intensive a disposizione per gestire i casi di coronavirus. A partire da domani inizieremo le dismissioni dei primi pazienti delle Als 3 e 5 che guariti andranno a fare convalescenza protetta e inviati verso strutture da noi individuati", ha commentato il presidente della Regione Giovanni Toti.


Il governatore ha anche spiegato a cosa servirà la nava ospedale della Gnv attraccata in porto a Genova e che dovrebbe essere pronta entro una decina di giorni: "Ci saranno i primi 25 posti letto per poi crescere, non servirà per curare persone risultate positive ma per dare un ricovero a chi viene de-opsedalizzato e ha necessità ancora di essere seguito. Si tratta di persone che potrebbero stare a casa ma non hanno un luogo idoneo dove stare senza il rischio di contagiare i parenti o ancora che sono soli e hanno necessità di determinate attenzioni".

Da Toti infine un appello chiaro a non uscire di casa nel fine settimana per consentire: "Domani scatta il fine settimana - spiega Toti - abbiamo necessariamente bisogno di non vedere le scene della scorsa settimana, serve una Liguria vuota, senza gente per strada. Bisogna stare a casa, non andate a trovare i parenti. Se la prossima settimana il virus mollerà la presa noi avremmo pagato un tributo pesante ma che non si poteva evitare, se invece non rispetteremo le indicazioni e le regole dovremmo fare i conti con una situazione diversa e ben più grave". L'assessore alla Sanità Viale ha invece sottolineato la gratitudine per tutte quelle persone impegnate in prima linea a fronteggiare, curare e assistere chi ha bisogno.

Nel frattempo dopo l'ospedale di Albenga anche il Micone di Genova Sestri Ponente si prepara a diventare un centro dedicato esclusivamente alla gestione del coronavirus. A Genova inoltre attesa per la nave della Gnv che dovrebbe diventare operativa nell'arco di una settimana-dieci giorni e servirà come ricovero per i pazienti positivi al coronavirus usciti dagli ospedali dopo le cure. Arrivate invece le circa 15mila mascherine che serviranno a proteggere medici, infermieri e personale che lavora nelle strutture ospedaliere (LEGGI QUI).

IL BOLLETTINO DELLA LIGURIA -
Sono 326 i casi positivi di Coronavirus in Liguria. Per quanto riguarda gli ospedalizzati sono così suddivisi: Asl 1: 18 (di cui 2 in Terapia intensiva); Asl 2: 36 (di cui 8 in Terapia intensiva); San Martino: 51 (di cui 24 in Terapia intensiva); Evangelico: 18 (di cui 8 in Terapia intensiva). Galliera: 21 (di cui 5 in Terapia intensiva); Asl 4: 1; Asl 5: 25 (di cui 7 in terapia intensiva). Al domicilio: 156. In sorveglianza attiva: totale 1.289 persone in Liguria (+165) di cui Asl 1 - 175; Asl 2 - 343; Asl 3 - 184; Asl 4 - 238; Asl 5 – 349.


I NUMERI IN ITALIA -
Nel Paese le persone positive al Coronavirus hanno raggiunto la quota di 14.955 (2.116 in più), mentre sono 1.266 i deceduti. Sono 1.439 i guariti, 181 in più. La media dell'età dei pazienti morti con il coronavirus è "di oltre 80 anni, 80,3" comunica Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Secondo i dati riportati da Brusaferro, "le donne sono solo il 25,8% del totale". L'età media dei deceduti è "molto più alta degli altri positivi", ha sottolineato il presidente dell'Iss. "Il picco di mortalità c'è tra gli 80 e 89 anni", ha concluso. Sono state distribuite 5 milioni di mascherine.

BOOM DI CASI IN FRANCIA -
Secondo l'ultimo bilancio del ministero della Salute francese, i casi di contagio del nuovo coronavirus nel Paese sono saliti a 3.661, cioè 800 nuovi contagi in 24 ore, e i morti sono 79. Sono 154 le persone ricoverate in gravi condizioni, mentre il tasso di guarigione è salito a circa il 98%.

SPAGNA SECONDA IN EUROPA - La Spagna è ora il secondo Paese più colpito in Europa dalla pandemia di nuovo coronavirus, si prepara a dichiarare uno stato di allerta nel tentativo di arginare l'epidemia che si sta diffondendo a ritmi vertiginosi e che ha già ucciso 120 persone. Un consiglio straordinario dei ministri adotterà un decreto che metterà la Spagna in "allerta per un periodo di 15 giorni", ha annunciato il premier Pedro Sanchez. La Spagna conta 4.209 casi positivi, oltre 2mila nella regione della capitale Madrid, la più colpita (64 decessi).