Una Sampdoria a due facce. Involuta, lenta e in balia del Verona nel primo tempo, che la squadra di Juric ha concluso meritatamente in vantaggio in virtù dell’autorete di Audero sulla conclusione ravvicinata di Zaccagni. Il portiere blucerchiato, peraltro, in altre due circostanze era stato bravo a sbarrare la porta ai veneti mentre la Samp si era limitata ad un debole tiro di Gabbiadini neutralizzato da Silvestri.Tutt’altra musica nella ripresa, quando la formazione di Ranieri è scesa in campo con un altro spirito e prima ha raggiunto il pareggio con la sciabolata rasoterra di Quagliarella, ben imbeccato da Depaoli e abile a seguire l’azione da lui stesso avviata, poi ha compiuto il sorpasso grazie al rigore procurato da Ekdal e trasformato dal capitano con la solita, straordinaria freddezza.
Lo sfogo di Quagliarella, in assenza della Gradinata Sud, si è concentrato sulla telecamera. E sulla punizione finale del Verona, in pieno recupero, chi era allo stadio ha percepito l’urlo nel silenzio di Claudio Ranieri ai suoi giocatori: “Su questo pallone, ci giochiamo la vita”. E’ andata bene e la Sampdoria ha incamerato tre punti che la salvano virtualmente, in attesa di capire cosa accadrà a questo campionato.
Da calendario i blucerchiati sono attesi domenica sera dalla trasferta all’Olimpico con la Roma, ma la sensazione è che, almeno per ora, ci si fermerà qui. Il resto è troppo difficile da prevedere. Per tutti.
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