salute e medicina

La situazione aggiornata della Liguria
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È pronto alle dimissioni l’uomo di 54 anni di Pignone, nello spezzino, che era ricoverato dallo scorso 25 febbraio presso la struttura complessa di malattie infettive dell’ospedale Sant’Andrea dopo essere risultato positivo al Covid-19. Per le dimissioni la Asl 5 è in attesa di un’adeguata sistemazione domiciliare.


Buone notizie arrivano anche dalla Asl 1 di Imperia: sono negativi i tamponi effettuati sul personale sanitario e delle ambulanze, entrato in contatto con la coppia di anziani di Brembate di Sopra risultata positiva al Coronavirus. Come da protocollo, il personale coinvolto (10 operatori sanitari dell’Ospedale di Imperia e 7 persone in totale tra l’equipaggio dell’automedica e dell’ambulanza intervenuta), ha effettuato i controlli previsti e, a seguito dell’esito negativo dei tamponi, potrà quindi rientrare regolarmente in servizio. Nella giornata di giovedì 5 marzo, la paziente di 76 anni inizialmente ricoverata nel Reparto di Malattie Infettive di Sanremo, è stata trasferita al San Martino di Genova in considerazione delle sue condizioni critiche di salute.

IL BOLLETTINO - Al momento sono 4 i ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino: 1 donna di 73 anni (di Castiglione d’Adda), in reparto dal 24/02 e in costante miglioramento, 1 donna di anni 64 di Piacenza ricoverata dall’1/03 (contatto di caso confermato a Codogno) in costante miglioramento, 1 uomo di 75 anni della provincia di Cremona proveniente dall’Hotel Garden di Laigueglia, ricoverato dall’1/03 in più che buone condizioni, 1 uomo di 79 anni residente in provincia di Cremona e proveniente dall’Hotel Corallo di Finale ricoverato dal 03/03 in condizioni sempre stabili ma sottoposto a stretto monitoraggio.

La Direzione Sanitaria segnala contestualmente due nuovi ricoveri presso il reparto di Rianimazione. Dunque sono 5 i pazienti in regime di ricovero presso Rianimazione, in assistenza ventilatoria invasiva, gravi ma stabili: un uomo di 79 anni, residente a Castiglione D’Adda e proveniente dall’Hotel Bel Sit di Alassio, una donna di 85 anni residente nella provincia di Cremona e proveniente dall’Hotel Garden di Laigueglia, una donna di 90 anni residente nella provincia di Lodi, proveniente dall’Hotel Bel Sit di Alassio, un uomo di 60 anni trasferito dall’Unità di Terapia Intensiva di Savona e una donna di 76 anni, proveniente da Bergamo, contatto di caso certo (marito), trasferita da Sanremo.

Al momento, i pazienti positivi al Coronavirus, ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Sanremo sono due: il paziente di 81 anni originario di Brembate di Sopra, ricoverato dal 4 marzo, in buone condizioni cliniche la paziente di 51 anni, proveniente dalla provincia di Savona, in discrete condizioni di salute. 

LA NAVE GNV IN ISOLAMENTO - I marittimi della Gnv Rhapsody in isolamento per coronavirus al molo delle riparazioni marittime di Genova dove è attraccato il 28 febbraio dopo aver fatto rientro da Tunisi, proseguiranno la quarantena in una rsa di Genova e probabilmente in alcuni appartamenti dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto. Lo ha detto l'assessore regionale ligure alla protezione civile Giacomo Giampedrone al termine di una riunione in prefettura a Genova. "Nel pomeriggio di venerdì 6 marzo - ha detto - chiuderemo anche il percorso dei marittimi che saranno ospitati per gli ultimi 9 giorni di isolamento una parte in una rsa di Genova e una parte probabilmente negli appartamenti dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto", che erano già stati assegnati provvisoriamente a alcuni cittadini le cui case erano rimaste danneggiate dal crollo del Morandi. I 65 marittimi sono sotto osservazione perché entrati in contatto con un passeggero tunisino poi sbarcato risultato positivo al test per il coronavirus.


I PIANI DELLA PROTEZIONE CIVILE E DELLA SANITA’ -
Riunione in prefettura a Genova tra i prefetti delle 4 province liguri, gli assessori regionali alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e alla sanità Sonia Viale e il sindaco della città metropolitana Marco Bucci per mappare le strutture per uso di protezione civile destinate ai casi di contatto con elementi positivi al coronavirus o ai deospedalizzati che necessitano di un periodo di compensazione prima di essere riportati a casa e a quelle più prettamente sanitarie che porterebbero un incremento di posti letto di terapia intensiva (250) e di rianimazione (99). "Parliamo sostanzialmente di strutture private - ha detto Giampedrone - tranne l'ipotesi di Cairo (Savona) con la scuola di Polizia penitenziaria che è una struttura pronta e decentrata. Per il resto ragioniamo di Rsa e di strutture alberghiere vuote". In tutto si prevedono al momento appartamenti per 120 persone nell'area metropolitana di Genova, 60 nel Ponente e 60 nel Levante ligure. "Li cerchiamo ovviamente decentrati - ha detto Giampedrone - come è nella sensibilità di tutti. Ma va sottolineato con forza che le persone che staranno nelle strutture non sono appestate: chiedo a tutti di avere un atteggiamento di grande rispetto per persone che vanno sostenute e aiutate". "Dobbiamo implementare e avere 250 posti in più per gli infettivi e 99 in più per rianimazione - ha detto Viale -. Tutti i posti aggiuntivi legati alla necessità sono stati recuperati nella rete ospedaliera ligure. Adesso ci stiamo attrezzando per affrontare l'emergenza e nessuno può o deve ragionare sull'ospedale che ha sotto casa".