cronaca

Istituti scolatici e università chiusi fino al 15 marzo
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"E' stata una decisione politica e a mio parere esagerata, il comitato tecnico-scientifico non era completamente d'accordo". Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita), che commenta la decisione del Governo di chiudere da oggi fino al 15 marzo, tutte le scuole e università in Italia. Ma chiudere asili e scuole ha una validità epidemiologica contro il coronavirus?.


"A oggi sappiamo che i bambini sono meno colpiti, ma non sappiamo se possano essere dei vettori e portare il coronavirus in casa, dove ci sono nonni magari fragili. La scuola, come tutti sanno, è un ricettacolo di organismi patogeni e quindi, da un punto di vista epidemiologico, può avere un senso interrompere le lezioni, ma il nodo è per quanto tempo. Cosa succederà dopo il 15 marzo?", si domanda il virologo.

"Se ci sono dei tecnici vanno ascoltati altrimenti è inutile
. Suppongo che dietro la decisione ci sia anche la necessità di uniformare il percorso delle chiusure degli istituti, altrimenti avremmo una parte di studenti che ha perso settimane di lezione e un'altra che invece ha proseguito il percorso", ha precisato Basserri.

Il virologo entra poi nel merito dei numeri registrati in Italia e di quelli degli altri Paesi in Europa di persone risultate positive al Coronavirus: "Mi sto vergognando di quello che i dati stanno fotografando, ovvero che l'Italia sarebbe la peggiore d'Europa. Come è possibile? Se guardo altri Paesi come la Francia e la Germania c'è qualcosa che non torna sul numero dei decessi", prosegue il presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita).

"C'è qualcosa che non mi torna. O i nostri dati sono sovrastimati, ovvero abbiamo messo nel calcolo dei decessi per coronavirus chi è morto 'anche' e non 'per' il coronavirus, o Francia e Germania non dicono la verità: nel primo Paese ci sono 4 morti su 285 casi. Come è possibile?". Il virologo del San Martino aggiunge: "Se riusciamo ad affrontare questa emergenza come un'onda lunga il sistema può tenere. Questo vuole dire concentrarci sui positivi al coronavirus e sui pazienti gravi. Ora non è più il tempo di fare tamponi a tappeto", conclusde.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti invece sottolinea una linea comune trasversalesul tema dello stop didattico. "Sui giornali leggo di polemiche tra il Governo e le Regioni che ieri non ci sono state. La decisione di chiudere le scuole è stata presa di comune accordo, suggerita dal comitato tecnico-scientifico di cui si avvale l'esecutivo e condivisa, per esempio, anche dalla task force ligure", ha scritto il governatore ligure sui suoi canali social.