Sono 13 i milioni di euro persi da bar e ristoranti liguri in queste prime settimane di emergenza coronavirus. Ma le preoccupazioni non si fermano qui, anzi, ad allarmare è “la ricaduta che tutto questo avrà sul turismo, essendo ormai prossimi alla primavera-estate” afferma Matteo Zedda, presidente di Fiepet Confesercenti Genova. “La cancellazione e il rinvio di tanti eventi stanno provocando un clima di incertezza che alimenta il panico collettivo, con ripercussioni catastrofiche in tutti i settori. Auspichiamo che, fin da subito, vengano emesse ordinanze chiare e specifiche per tutti i settori, tali da fugare ogni dubbio in merito alle attività e alla socializzazione comune”.Per i bar e i ristoranti liguri "il momento è drammatico, in particolare, per quanto riguarda i pubblici esercizi legati al comparto turistico, per i quali rileviamo un calo di fatturato fino al 70% - riporta Alessandro Simone, rappresentante delle caffetterie Fiepet genovesi -. I contratti a chiamata dei lavoratori di queste aziende sono già stati sospesi. Gli staff dei ristoranti e dei bar turistici stanno utilizzando strumenti come ferie forzate e permessi, fino a che il conto corrente delle aziende lo permetterà. Ancora un paio di settimane in questa maniera, e ci troveremo costretti a fare la conta: uno scenario al quale non vogliamo neanche pensare. Meglio invece, se così si può dire, la somministrazione di servizio alla colazione e di spuntino veloce, che assestano le perdite intorno al 20%. Questo denota una voglia di normalità da parte dei residenti e di chi opera in città”.
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