cronaca

Ecco il vademecum del ministero della Salute
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Nonostante gli inviti negli studi medici di Genova, delle altre città della Liguria, e in generale in tutto il Nord ma anche il resto d'Italia si registra un affollamento che risulta pericoloso.  Un medico di famiglia spiega e lancia un appello: "Prima di uscire di casa e venire in studio farci una chiamata, sentiamo i sintomi e poi decidiamo come agire. Ad esempio le prescrizioni e le ricette si possono inviare o recapitare in altro modo, ma non affolliamo gli studi medici. Ci vuole un po' di prudenza da parte di tutti. Lunedì ad esempio mi sono trovato 20 persone in attesa. L'invito a tutti è quello di telefonare prima, perchè se è possibile ci si può organizzare e prendere un appuntamento, quindi di fatto anche far venire le persone solo in certi momenti e in certi orari in modo da non affollare gli studi".

Sì perchè l'affollamento di persone in un luogo chiuso e particolare come lo
studio di un medico di famiglia può essere se non proprio un comportamento pericoloso quantomeno da evitare, e allora così come indicato dal ministero della Salute meglio evitare. Consigliabile dunque una telefonata. Da ricordare poi ovviamente che i medici di famiglia hanno il dovere di recarsi a casa delle persone che assistono.


I DIECI CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE:


1) Lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi.

Il primo consiglio riguarda il lavaggio delle mani. Come riportato dall'opuscolo, è importante che le mani vadano lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Ma qualora non si disponesse né di acqua, né di sapone, l'alternativa consigliata è quella di usare un disinfestante per mani a base di alcol al 60 per cento. Il lavaggio elimina il virus.

2) Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

Se poi si nota di essere in prossimità di persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, e che quindi hanno grandi difficoltà respiratorie, è bene evitare il contatto ravvicinato. Il ministero consiglia di mantenere una distanza pari ad almeno un metro dalle persone in questione, specialmente quando tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre. Il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può trasmettersi a distanza ravvicinata.

3) Non toccarsi occhi, naso e bocca se non si è lavati le mani.

Il Coronavirus si può trasmettere per via respiratoria ma non solo. Le persone possono rimanere infette anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca. Importante quindi non toccarsi queste parti del corpo se non si è lavati bene le mani prima. Questo perché le mani possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus che poi si trasmette al contatto.

4) Coprire la bocca ed il naso quando si tossisce o si starnutisce.

Se si è in procinto di tossire o starnutire, è bene coprire il viso – e quindi la bocca ed il naso – con un fazzoletto monouso o, al massimo, col gomito. L'indicazione è principalmente rivolta a coloro che soffrono di un'infezione respiratoria acuta, a cui è inoltre consigliato di evitare incontri ravvicinati con altre persone. Sconsigliato, invece, coprirsi bocca e naso con le mani, in quanto si potrebbero contaminare gli oggetti, o le persone, con cui si viene a contatto.

5) Non usare gli antibiotici se non consigliati dal medico.

Gli antibiotici non sono un buon mezzo di prevenzione o di trattamento del virus. Questo perché gli antibiotici combattono i batteri e il Coronavirus è, appunto, un virus. Questa indicazione cessa di avere valore nel momento in cui un medico dia indicazioni diverse o quando subentrano altre infezioni a livello batterico.

6) Pulire le superfici con disinfettanti a base di alcol.

Il ministero della Salute consiglia di pulire accuratamente le superfici con disinfettanti chimici a base di candeggina, etanolo al 75 per cento o cloroformio. In questo modo, il Coronavirus presente sugli oggetti viene ucciso. Per ogni dubbio, basta consultare il medico o il farmacista per essere indirizzati al meglio durante l'acquisto dei prodotti.

7) Usare la mascherina solo se malati o mentre si assistono persone malate.

L'utilizzo della mascherina è consigliato solo se si sospetta di aver contratto il Coronavirus, con la presenza di tosse o starnurti, o si accudiscono persone che potrebbero averlo. A dare l'indicazione è l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che raccomanda di fare attenzione nei casi in cui si venisse a contatto con persone tornate recentemente dalla Cina.

8) Nessuna pericolosità dei prodotti made in China o dei pacchi in arrivo.

Il Coronavirus non può essere contratto con la ricezione di pacchi dalla Cina. Lo dice l'Oms che spiega come il virus non sia in grado di sopravvivere per molto tempo sulle superfici sulle quali si deposita. Ad oggi, infatti, non risultano casi evidenti che riguardino l'infezione di persone tramite oggetti prodotti in Cina e in altre parti del mondo.

9) Contattare il numero verde 1500 se tornando dalla Cina si hanno sintomi influenzali.

Se si è di ritorno da un viaggio in Cina e si accusano sintomi influenzali come febbre, tosse e raffreddore, è bene che si contatti il numero unico 1500 messo a disposizione dal ministero della Sanità. Inoltre, considerato che il tempo di incubazione del virus è compreso tra uno e quattordici giorni, se il rientro in Italia è avvenuto in un periodo inferiore alle due settimane, è consigliabile l'utilizzo della mascherina oltre ad evitare il contatto ravvicinato con altre persone.

10) Nessun pericolo di essere contagiati dal proprio animale di compagnia.

Ad oggi non risultano prove evidenti che gli animali da compagnia possano essere infettati dal Coronavirus. I cani ed i gatti, ad esempio, sembrerebbero immuni al virus di origine cinese. Per avere una sicurezza maggiore, comunque, è consigliabile lavarsi sempre bene le mani con acqua e sapone dopo essere entrati in contatto con loro.