cronaca

Ottant'anni fa la nascita del cantautore scomparso nel 1999
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 "Come si fa a dire qual è la migliore o quella che piace di più, sono tutti capolavori". È un amore forte, indelebile, scritto nella passione e nel cuore di un’intera città. Oggi Fabrizio De André avrebbe compiuto 80 anni. Le canzoni del poeta-cantautore nato a Pegli e cresciuto decantando i vicoli, le contraddizioni della sua Genova, la povertà e le storie degli ultimi e degli emarginati sono ancora un ritornello nella quotidianità dei genovesi.

Abbiamo provato a chiedere qual è la canzone o per meglio dire poesia preferita scritta e cantata da De Andrè nella sua carriera. La lista è lunga, da Dolcenera che racconta la terribile alluvione del 1970 a Via del Campo, dalla Guerra di Piero a Hotel Supramonte, da Amico Fragile al Pescatore, e poi ancora Geordie, il Pescatore, La canzone del Maggio, Fiume Sand Creek, Don Raffaè, La città vecchia, Bocca di rosa, Volta la carta, Creuza de ma. Praticamente l’intero repertorio che si sintetizza con il commento di un nostro utente: “Faber ha fatto solo capolavori con la C maiuscola”. Non c'è una canzone che si prende la scena sulle altre. A distanza di oltre 21 anni dalla morte di De Andrè la sua Genova non ha smesso di ricordarlo e omaggiarlo. Lui che ha scritto e cantato di prostiture, di religione, di quotidianità, di rivoluzioni, provate, mancate e riuscite, dei soli, dei carcerati, dei matti, insomma della vità. Nella sua carriera le collaborazioni con Piovani, Bubola, con la Pfm, con De Gregori, Pagani e altri. Ha segnato a molti la strada. L'amore con Dori Ghezzi, il sequestro in Sardegna, una vita lunga e breve allo stesso tempo.

Oggi Genova e la Liguria rendono omaggio e ricordano un suo figlio che con le sue note e le sue parole ha segnato le generazioni. Ancora oggi i giovani, molti, crescono con i valori del cantautore genovese. A testimoniarlo sono i commenti che in ogni sua canzone su YouTube, sono proprio loro, le nuove generazioni, i trentenni, i ventenni e anche i più giovani che ancora oggi apprezzano la carature i valori espressi dalla musica-poesia di De Andrè. Segno che il cantautore ha lasciato davvero un segno. I panorami, i luoghi, le vie, il porto, le creuze, i vicoli della Genova vissuta e cantata da De Andrè hanno cambiato aspetto negli anni, ma non completamente, una parte di quella Genova è ancora lì. Le scritte sui muri, come quella in via del Campo sono ancora lì a testimoniarlo.