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Dopo l'incidente nella prima tappa, Andolfi si ritira nella seconda tappa
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Altra giornata no per gli italiani al Rally di Svezia, seconda prova del mondiale Wrc e prima gara del Wrc Junior, serie che vede al via i giovani dell’Aci Team Italia, di cui fanno parte anche i liguri Fabio Andolfi e Stefano Savoia. Dopo la dura uscita di strada senza conseguenze di ieri, Andolfi è ripartito grazie alla formula del Super Rally, per accumulare chilometri di esperienza alla sua prima partecipazione svedese. La seconda tappa del savonese è però durata poco, con l’equipaggio costretto al ritiro sulla prova speciale numero 7, la seconda del sabato, a causa di un problema al radiatore della Ford Fiesta RC4.

Gara molto difficile anche per gli altri italiani: Pollara, Oldrati e Ciuffi occupano rispettivamente le posizioni 11, 12 e 13 nel WRC Junior, con le zone alte della classifica monopolizzate da equipaggi nordici, come si è abituati a vedere nel Varmland. Quello che si sta per concludere è un Rally di Svezia a dir poco travagliato; il percorso ridotto a causa della mancanza di neve viene ulteriormente mutilato, dato che gli organizzatori hanno deciso di cancellare uno dei due passaggi previsti sull’unica prova speciale della domenica a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Una beffa quindi, con la neve che sta arrivando sulle strade scandinave con un tempismo che ha del grottesco.

Resta da disputare dunque una sola prova speciale
, la Likenas 2 di circa 22 chilometri valida anche come Power Stage, con i preziosi punti extra in palio. La classifica vede il gallese della Toyota Elfyn Evans rafforzare la leadership sulla Hyundai del campione del Mondo Ott Tanak e sul compagno di team Seb Ogier. Rovanpera insegue da vicino il capitano Toyota, mentre Lappi è quinto con la prima Ford. Da segnalare che Evans, in caso di vittoria, entrerebbe nell’esclusivo club dei piloti non scandinavi vincitori del Rally di Svezia, a cui attualmente appartengono soltanto Loeb, Ogier e Neuville.

Difficile che su una sola prova speciale
possano esserci grandi stravolgimenti di classifica, ma non bisogna dimenticare che i punti extra possono stimolare i piloti a dare sempre qualcosa in più.
L’impressione è che tutti i top driver abbiano mantenuto una linea conservativa per tutta la gara e che non vedano l’ora che questa gara così strana ed atipica sia finita. Forse in passato con queste condizioni non si sarebbe corso, come accaduto nel 1990, proprio per mancanza di neve. Ma con la miriade di clausole contrattuali ed accordi commerciali attuali è quasi impossibile che una decisione così drastica possa essere presa.