"Il cantiere a Genova è la cartina di tornasole del fatto che questo Paese è capace di imprese straordinarie". Lo afferma l'architetto Renzo Piano intervistato sul nuovo viadotto di Polcevera. Secondo l'architetto genovese che vive a Parigi, a Genova oggi "ci sono tutte le competenze ad altissimo livello", tra queste non ci si deve dimenticare l'Istituto italiano di tecnologia, "che sta realizzando il sistema robotico di controllo e manutenzione del ponte, e Italferr, che ha fatto il progetto esecutivo". In Giappone, spiega Piano, "ho realizzato un ponte simile, e ci sono voluti tre anni, qui lo faremo in meno di uno". Piano ha assicurato che "vedremo i primi risultati" per il 21 giugno, "la data indicata dal sindaco". Sempre per quella data, secondo "un memoriale a cui sta lavorando l'architetto Stefano Boeri con il suo team, segnera' l'inizio del lavoro sul parco della Valpolcevera".
"Costruire è un gesto di pace ed è ancora più forte se è la risposta a una distruzione", sottolinea l'architetto, il quale assicura, perché convinto che in quel punto "c'è una promessa di bellezza" in quanto la Valpolcevera ha una storia importante, "è il cuore della città metropolitana e costruendo sul costruito avrà la possibilità di svilupparsi, con funzioni miste".
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