cronaca

La questione è relativa alla frana di Isoverde lungo la strada provinciale
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La collaborazione istituzionale? A pochi chilometri dal cantiere dell'ex Ponte Morandi pare utopia o, comunque, qualcosa legato esclusivamente alla teoria. La conferma giunge da Campomorone, paese d'alta Valpolcevera, al centro di un contenzioso, emerso nelle ultime ore, che coinvolge il comune d'entroterra, guidato da un'amministrazione di centro sinistra e Marco Bucci qui con il ruolo di sindaco metropolitano, figura analoga all'ex presidente della Provincia.

I fatti: riguardo a una grave frana, a sud dell’abitato di Isoverde, resa più pericolosa dalle piogge autunnali, lo scorso 10 dicembre, con l’ordinanza numero 151, il sindaco di Campomorone, Giancarlo Campora, ingiungeva a Città Metropolitana, proprietaria della strada e ai privati, proprietari dei terreni soprastanti, l’intervento con urgenza. Era quello un fronte che gravava sulla provinciale 6 di Isoverde da oltre un anno. La causa: pericolo incombente per chi transitava sulla strada.


Inoltre, la carreggiata imponeva il senso unico alternato con semaforo
. A peggiorare la situazione, il fatto che l’arteria risultasse l’unica via al servizio del cantiere del Terzo Valico di Cravasco e delle Cave con segni evidenti di cedimento dell’unica corsia di marcia. Città Metropolitana, a seguito dell’ordinanza, interveniva e metteva in sicurezza la strada, riaprendola nelle due corsie di marcia.

Ma, adesso, la sorpresa: il sindaco metropolitano, Marco Bucci, chiede con un ricorso al Tar, contro l’ordinanza del sindaco Giancarlo Campora, il “risarcimento dei danni subiti e subendi dalla Città Metropolitana di Genova in conseguenza dell’Ordinanza impugnata”.

Sbotta, il primo cittadino d’alta Valpolcevera: “Già la strada provinciale 4 di Ceranesi è franata rovinosamente interrompendo l’unico percorso alternativo da e per Genova. Volevamo che la stessa cosa succedesse alla provinciale 6? E quali danni? Il Comune di fronte a un pericolo incombente doveva chiudere gli occhi? Oppure fare spallucce e dire che la competenza non era la sua? Oppure aspettare che Isoverde e Cravasco rimanessero bloccate per l’inerzia di chi doveva competere l’intervento, o che qualcuno si facesse male? Per il levante soldi, per la Valpolcevera richieste danni”.