cronaca

La polemica sulla partecipazione del cantante alla kernesse
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"A proposito mi vergogno di quel cantante che paragona le donne come troie, violentate, sequestrate, stuprate e usate come oggetti. Lo fai a casa tua, non in diretta sulla Rai e a nome della musica italiana". Matteo Salvini è tornato in questi termini, su Twitter, sul caso Junior Cally, il rapper romano tra i Big di Sanremo finito al centro delle polemiche per le frasi violente e contro le donne di alcuni suoi testi. Al Festival è prevista la sua partecipazione con una canzone che rappresenta la sua personale risposta al populismo, "No, grazie". Il tweet di Matteo Salvini ha destato a sua volta diverse polemiche perché tanti hanno replicato che "la violenza sulle donne non deve essere ammessa nemmeno a casa". 


Anche Regione Liguria si è schierata contro il rapper romano: "Come Regione Liguria, partner istituzionale del Festival di Sanremo, esprimiamo condanna per le parole di Junior Cally e riteniamo che si debbano prendere al più presto dei provvedimenti. L'odio verso le donne non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione artistica". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti chiede "un passo indietro" alla partecipazione del rapper romano al Festival di Sanremo. "Regione Liguria è da sempre in prima linea per combattere la violenza di genere e chiedere rispetto per le donne. - evidenzia Toti - Lo chiediamo nelle scuole, suoi luoghi di lavoro, nella politica e anche su un palco così importante come quello del teatro Ariston, dal quale si parla a milioni di italiani. Una linea che mal si concilia con i testi di Junior Cally contro le donne".



Junior Cally, nome d'arte per Antonio Signore, è divenuto famoso su YouTube presentandosi con il volto coperto da una maschera antigas. I testi delle sua canzoni hanno fatto discutere e storcere il naso a molti. In una canzone scrive raccontanto un femminicidio: "L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c’ho rivestito la maschera”, mentre in un'altra canta “Lei si chiama Gioia / balla mezza nuda, dopo te la dà / Si chiama Gioia perché fa la troia/ per la gioia di mamma e papà". il mondo dello spettacolo si è chiesto l'opportunità o meno che un cantante che ha scritto queste cose partecipi in prima serata a una kermesse canora sulla Rai.