
Becchi entra anche sul tema legato alla possibilità che Di Battista in un futuro neanche troppo lontano possa raccogliere il testimone da Di Maio: "È stata la costruzione artificiale di Gianroberto Casaleggio. Non è di destra né di sinistra, come Gianroberto. Ma non è lui il leader del M5s 2.0. Ci sono due Movimenti: quello del 2017 creato da un colpo di mano di Luigi Di Maio e quello del 2009, per cui c’è un dibattimento in corso al tribunale di Genova. Paragone avrebbe potuto, insieme a Di Battista, riprendere le fila del Movimento del 2009 e creare un M5s 2.0, promuovendo di fatto un ritorno alle origini. Invece non hanno voluto, faranno qualcosa di culturale, qualche spettacolino. Non si vogliono opporre a Grillo".
Il docente universitario continua ad analizzare la situazione in casa Pentastellata: "È difficile mettere insieme Fioramonti con Paragone. Le espulsioni non sono finite, ma non c’è nessuno che guidi quanti sono stati buttati fuori dal Movimento. Quella dei 5s prima maniera è una crisi irreversibile. Il futuro del M5s è senz’altro quello nato nel 2017, dalla svolta impressa da Di Maio. Il M5s 2009 è dormiente. Ci sarà questo congresso a marzo, che porterà probabilmente al formarsi di un partitino di sinistra in appoggio al Pd. Il M5S è alla frutta, forse avrà il 10%" conclude lapidario Becchi.
IL COMMENTO
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