cronaca

Tra rumore, smog e preoccupazione gli abitanti si chiedono quando verranno rimesse
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“Da quando hanno rimosso i pannelli fonoassorbenti la nostra quotidianità è molto peggiorata, il rumore è assordante e persiste 24 ore su 24, le nostre finestre sono nere, sporche, lo smog ci entra direttamente in casa e non possiamo più stendere il bucato fuori”, arriva così, direttamente dai microfoni di Primocanale, lo sfogo di Erminio Crotta, residente in via Silvio Sibona, sulle alture del quartiere genovese di Certosa. Sotto le abitazioni di via Sibona scorre l’autostrada A7, in direzione Genova Ovest, dove le cosiddette barriere antirumore sono state prelevate e, alcune di queste, sono state accatastate nella boscaglia adiacente.

L’intervento notturno da parte degli addetti al lavoro si è svolto un paio di settimane fa e rientra nel quarto filone di indagine della Procura di Genova su Autostrade per l’Italia. Al centro lo stato di poca sicurezza dei pannelli fonoassorbenti. Questa si aggiunge a quelli relativi ai presunti depistaggi dalle indagini sul crollo del Morandi e ai viadotti a rischio, con report di sicurezza, per così dire, edulcorati. Il tutto all’interno dell’indagine sul crollo del viadotto sul Polcevera. Tra gli indagati ex dirigenti e manager di Aspi e Spea, già coinvolti nell’indagine del Morandi, la Guardia di Finanza ha svolto perquisizioni anche nelle sedi di Pavimental. È arrivata direttamente dal signor Erminio la segnalazione a Primocanale, con tanto di foto, della rimozione delle barriere.

Anche per Francesco Chiarenza, che risiede nella palazzina adiacente all’autostrada, la rimozione delle scorse settimane sta influendo negativamente sulle sue giornate: “Anche con le finestre chiuse si sente un gran rumore, è invivibile la situazione, non si resiste più. Noi abbiamo i doppi vetri ma nonostante questo si sentono auto e camion scorrere”. Sulle alture di Certosa i residenti hanno scoperto la rimozione dei pannelli aprendo le finestre di casa: “Non ci hanno fatto sapere nulla (Aspi ndr), di notte abbiamo sentito trafficare e lì, in quel momento, abbiamo visto cosa stava accadendo”, spiega Francesco. La domanda adesso, che arriva direttamente da Erminio, sorge spontanea: “Quando si decideranno a rimettere quelle nuove, a norma? Quanto tempo dovremmo aspettare?”. Insomma, da via Sibona attendono risposte.