
I punti da presidiare sono stati concordati con la Questura di Genova raccogliendo anche le segnalazioni dei comitati delle case popolari. Con queste ultime installazioni salgono a 589 le telecamere di videosorveglianza sul territorio di Genova, 226 delle quali nel 2019. E il progetto del Comune prevede nel 2020 un massiccio piano di nuove installazioni. La prima c’è già stata, il 3 gennaio, nel quartiere di Bavari, altre telecamere sono in arrivo attraverso il progetto del Viminale “Scuole sicure”, altre trenta verranno posizionate nel centro storico nella zona della movida e altre 101 tra corso Italia ad Albaro e nel centro-ovest, rafforzando la rete di telecamere già esistente in San Teodoro e Sampierdarena.
“Le telecamere accese poco prima di fine anno a Begato sono un altro tassello importante per la sicurezza del quartiere. Ci erano state richieste dai comitati delle case popolari, con cui siamo sempre in contatto. Per decidere le installazioni collaboriamo con i Municipi e con gruppi di cittadini, comitati e commercianti”, sostiene Stefano Garassino, assessore alla Sicurezza del Comune di Genova. Pietro Piciocchi, assessore ai Lavori Pubblici, aggiunge: “L’incremento della videosorveglianza, anche contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti, aiuta a prevenire i reati fungendo da deterrente ed è di supporto alle attività di indagine per trovare i responsabili dei crimini”.
IL COMMENTO
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