Revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia. La questione resta al centro del dibattito politico italiano. Primocanale ha lanciato il sondaggio per sapere cosa ne pensano i cittadini della possibilità di revocare la concessione al gruppo della famiglia Benetton (LEGGI QUI). Un discorso che va avanti da oltre 16 mesi, da quando cioè il crollo di ponte Morandi ha causato 43 vittime e stravolto la viabilità a Genova e in tutta la Liguria.
Il susseguirsi di nuovi filoni di indagine stanno facendo emergere una situazione preoccupante per quanto riguarda la salute di viadotti e gallerie delle autostrade della Liguria. L'ultimo capitolo al momento è la nascita dell'indagine legata al crollo di due tonnellate di materiale dalla galleria Bertè sulla A26 che solo per fortuna non ha causato danni. Primocanale nei prossimi giorni sentirà tutti i parlamentari liguri per sapere come si schierano, pro o contro la revoca delle concessioni.
Con l'avvio del 2020 il governo vorrebbe chiudere il discorso in tempi brevi e arrivare alla revoca. Intanto sulle ipotesi di revisione delle concessioni autostradali, e dopo il taglio del rating da parte di Moody's, il titolo ha bruciato da inizio anno circa 361 milioni di euro di capitalizzazione, arrivando a quota 16,7 miliardi. "Stiamo per chiudere questo dossier" ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha sul suo tavolo i risultati dell'istruttoria su Autostrade. "Giunti a questo stadio di analisi è evidente che qualcuno ha sbagliato e ha commesso negligenze gravi e imperdonabili".
Il M5s preme ormai da 16 mesi per arrivare alla revoca, Italia Viva di Renzi tira il freno a mano. Stefano Fassina, economista e politico italiano, già viceministro dell'Economia del Governo Letta punta il dritto contro l'ex premier e sindaco di Firenze attaccandolo e contestando il monopolio creato (LEGGI QUI). Di Maio, leader dei Pentastellati, va invece dritto per la sua strada e conferma: "E' giusto che i Benetton perdano i loro profitti". Il quadro delle autostrade in Liguria è preoccupante con cantieri infiniti e sparsi a macchia di leopardo in tutta la regione da Ventimiglia a Sarzana passando per le tratte che collegano con Piemonte e e Lombardia. Una situazione che preoccupa e non poco i cittadini della Liguria che in tanti in questi giorni ci hanno scritto e raccontato le loro paure e i disagi riscontrati lungo le tratte regionali (LEGGI QUI).
La maggioranza di governo però su questo rischia la frattura. Ma la preoccupazione è alta anche per i vertici di Autostrade per l'Italia. L'amministratore delegato Roberto Tomasi tenta la carta del dialogo e lo fa sottolineando che la posta in gioco è molto alta: cioè il rischio fallimento. Nel mirino c'è l'articolo 35 del Milleproroghe, che allarma non solo Autostrade per l'Italia ma tutte le concessionarie.
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Autostrade, revoca concessioni. Conte: "Stiamo per chiudere il dossier"
Il sondaggio di Primocanale sulla revoca
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