cronaca

1432 imprese dopo il crollo hanno registrato danni, diretti e indiretti
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A un anno e tre mesi dal crollo del ponte Morandi, a Genova, la struttura commissariale per l'emergenza chiude l'anno con un bilancio positivo per quanto riguarda i risarcimenti: imprese, lavoratori autonomi e piccoli commercianti hanno potuto usufruire delle misure stabilite dai provvedimenti messi in campo per mitigare il disagio di chi ha subito danni in seguito alla tragedia del 14 agosto 2018.

Sono state 1432 le imprese che dopo il crollo del viadotto Polcevera hanno registrato danni, diretti e indiretti, di cui 30 in zona rossa. Per quanto riguarda le imprese, su 365 richieste arrivate alla Camera di Commercio di Genova (ente attuatore) risultate idonee, sono state 318 le aziende indennizzate per un totale di circa 9 milioni di euro (90% circa indennizzati), a fronte dei 10 milioni stanziati per l’anno 2018. Le risorse residue sono già impegnate per la liquidazione di ulteriori 50 domande che richiedono però altri controlli di validità prima dell’erogazione.

Per quanto riguarda i rimborsi una tantum per commercianti e liberi professionisti da 15mila euro, segnala Regione Liguria, oltre mille richieste sono arrivate agli uffici di Regione Liguria (1.093), 1.038 i lavoratori già risarciti per oltre 15 milioni di euro (95% circa indennizzati). Poche, invece, le domande presentate per richiedere la cassa in deroga, per un totale di quasi 100mila euro. Per il ristoro autotrasportatori: 900mila le missioni di viaggio risultate ammissibili da parte dell'autorità di sistema portuale (ente attuatore), 643 le imprese rimborsate con i 20 milioni stanziati per l’anno 2018 (100% indennizzati per il 2018).

A oggi si è in attesa di attivare i rimborsi agli autotrasportatori
anche per gli anni 2019-2020, per i quali sono stanziati 80 milioni anno 2019 e 80 milioni anno 2020. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il commissario per l'emergenza del ponte Morandi, Giovanni Toti, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente di autorità portuale, Paolo Emilio Signorini, e l'amministratore delegato di Uirnet, Rodolfo De Dominicis, per fare in modo che anche i fondi stanziati per il 2019 e il 2020 siano assegnati nel più breve tempo possibile agli aventi diritto. L’auspicio è quello di partire nel mese di gennaio con le attività operative che consentano di avviare le istruttorie per le pratiche relative al 2019.

"I numeri ci dicono che quando si lavora tutti nella stessa direzione per venire incontro alle esigenze dei cittadini, il risultato è eccezionale", ha commentato Toti. "Un esempio di come si può fare tutto in tempi brevi, ragionevoli e utili per dare risposte concrete a chi ha subito danni dopo la tragedia del Morandi e permettere loro di ricevere una boccata di ossigeno. In questo caso, gli indennizzi sono arrivati in tempi rapidi, soprattutto rispetto agli standard di un Paese in cui spesso si attendono anni prima di ricevere un risarcimento. Un Paese dove ci sono persone che vivono ancora, dopo anni, nelle casette prefabbricate come nel caso di Amatrice".

"In Liguria gli sfollati del Morandi hanno avuto le prime case dopo solo una settimana dal crollo e l’emergenza abitativa è stata chiusa in solo due mesi. Guardare al futuro, lavorare senza sosta per dare risposte a chi in questa tragedia ha perso tutto o molto, è il solo modo per rispettare anche il ricordo delle 43 vittime e il dolore inconsolabile delle loro famiglie", ha concluso Toti.