cronaca

A seguito dell'inchiesta realizzata da Primocanale
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Sono iniziati - e dureranno presumibilmente due giorni - i lavori di pulizia del rio Fegino a Genova. Lavori attesi dalla popolazione dopo l’alluvione del 22 novembre, che ma messo in ginocchio il quartiere, allagando diverse attività commerciali di via Ferri e distruggendo parte del parapetto che corre accanto alla strada. L’assessore ai Lavori pubblici Pietro Picciocchi ci ha informato dell’inizio dei lavori, chiesto ad Aster, visto che Primocanale sta svolgendo da oltre due settimane una inchiesta sullo spostamento dei tubi Iplom che si trovano proprio sotto il rio Fegino e il rio Pianego.

L’operazione di pulizia del rio Fegino
è molto delicata proprio “perché sotto, a due metri di profondità, si trovano i tubi Iolom - spiega Mauro Grasso direttore generale di Aster - e più a valle non avremmo neppure potuto fare i lavori di pulizia, che per fortuna non sono necessari, perché i tubi sono troppo a raso”.  Sono circa 200 i metri cubi di materiale sovra alluvionale da asportare, pietre e sabbia, grazie all’intervento di un mezzo in alveo. Ci vorranno due giorni, senza intoppi, per completare. Disagi per il traffico visto il posizionamento nella strada, via Borzoli, di un escavatore. Il materiale raccolto sarà poi portato in un deposito temporaneo di Aster in Valbisagno, dove ci sarà la tipizzazione.

Questi lavori sono cosa diversa da quelli di messa in sicurezza definitiva dei rivi Fegino e Pianego, con abbassamento dell’alveo per aumentarne la portata, perché per quelli servirà prima lo spostamento dei tubi Iolom nel percorso alternativo, depositato in Comune dall’azienda il 7 dicembre per 20 giorni, e con 30 gironi di tempo dopo, per le osservazioni eventuali. Abbiamo già raccontato delle perplessità dei residenti per la sicurezza e dei timori per la carenza di fondi pubblici per la successiva messa in sicurezza dei rivi Fegino e Pianego: all’appello mancherebbero circa 4 milioni su 7.