salute e medicina

Genovese da un anno e mezzo nel capoluogo lombardo
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Non c’è bisogno di “emigrare” in Lombardia o Piemonte per ricevere buone cure oncologiche. La Liguria ha ottime qualità mediche. Parola di Francesco Grossi, genovese, per molti anni responsabile della Struttura per la cura del tumore al polmone dell’Ist-San Martino, da settembre del 2018 direttore della Struttura complessa di Oncologia medica al Policlinico Ospedale Maggiore Cà Granda di Milano, uno dei più importanti centri europei nella ricerca e cure sulle neoplasie.


“Abbiamo chiuso un anno importante con le nuove terapie immunologiche di combinazione con chemio e radio che danno risultati positivi per melanoma e tumore polmonare. Ci aspetta un 2020 in cui miglioreranno i nuovi bersagli molecolari e verranno utilizzati così nuovi farmaci. La strada immunologica è una novità, ma non dimentichiamo la continua efficacia di chemio e ormonoterapie”.


Professore proviamo a mettere a confronto la sanità lombarda e quella ligure.
Ho avuto la fortuna di crescere alla scuola oncologica dell’Ist fondato dal professor Santi e ho avuto come maestro il professor Riccardo Rosso. Da questa scuola sono usciti una quindicina di primari che lavorano in Liguria e in altre strutture nazionali. A Milano la sanità punta su pubblico, privato convenzionato e privato puro. C’è un validissimo controllo di gestione: noi ogni mese abbiamo una foto completa del nostro ospedale e conoscendo la situazione possiamo programmare che cosa fare e dove intervenire. Forse ci sono troppe offerte in proporzione alla domanda e coesistono grandi eccellenze e qualche situazione di minore qualità.”


In Liguria vince la sanità pubblica…
“Sì ma c’è una omogeneità di offerte, di notevole qualità complessiva”


Ottimi oncologi, ottimo personale infermieristico, i problemi sono esclusivamente organizzativi.

“In fatto di organizzazione la Lombardia insegna e questa organizzazione di alto livello viene percepita dal paziente. In Liguria non capisco il fenomeno delle fughe. Io sconsiglio di andare via per farsi curare perché qui la qualità è estremamente elevata”.


Quali sono i problemi della buona sanità italiana?
“Sanità ottima, ma ci sono cose che vanno male come quello che succede dopo la registrazione dei nuovi farmaci. In tutta Europa dopo la registrazione vengono subito utilizzati e sono rimborsati. Da noi no. E’ incredibile perché si devono attendere anni! Dovremmo averli a disposizione subito dopo la registrazione a vantaggio dei malati”.


E’ solo una questione politica dunque…

“Sì che penalizza i pazienti”