cronaca

Si tratta di telecamere che si indossano e possono essere facilmente occultate
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Dopo l’ultimo caso di violenza nei confronti dell’ispettore Amt aggredito e ferito a Genova, si ripresenta la questione sicurezza a bordo dei bus anche per Atp, l’azienda di trasporto pubblico locale. Chi viaggia a bordo dei mezzi pubblici sente come primaria l’esigenza di sicurezza e la stessa azienda ha la necessità di garantirla per i suoi dipendenti e per il patrimonio pubblico.

"Per questo su tutti i circa 90 mezzi che abbiamo acquistato
in questo ultimo anno e che sono o già in circolazione abbiamo deciso di creare un sistema di controllo efficiente con un minimo di 5 telecamere di video sorveglianza per mezzo – spiega Andrea Geminiani, direttore amministrativo di Atp Esercizio – voglio ricordare che montare a bordo gli apparecchi non è un obbligo, ma una precisa scelta aziendale. Credo che a questo modo sarà maggiore il senso di sicurezza per i nostri passeggeri. Si potranno prevenire i crimini contro il patrimonio o risalire agli eventuali autori di borseggi, furti o danneggiamenti allo stesso mezzo. In poche parole si viaggerà più sicuri".

C’è poi la sicurezza per gli agenti verificatori e su questo punto Atp è all’avanguardia. Si stanno sperimentando da qualche mese le telecamere ‘body cam’, ovvero le telecamere che si indossano e che possono facilmente essere occultate. Si tratta di telecamere portatili poste sulla pettorina della divisa, volte a riprendere quanto accade durante l'attività di controllo, come spiega ancora Geminiani: "Attualmente abbiamo due apparecchiature che stiamo utilizzando durante le nostre attività di controllo. Inoltre gli agenti proprio per ragioni di sicurezza personale si muovono sempre in gruppo, con un minimo di tre persone per squadra. Con le body cam abbiamo deciso di tutelare sia i nostri autisti sia i nostri clienti offrendo. Con questo ulteriore supporto tecnologico, che a regime verrà messo a disposizione di almeno un agente per squadra, sarà anche più facile arrivare all’identificazione di chi commette reati o semplicemente dà le proprie generalità sbagliate in caso di infrazione".  

I casi aggressione non sono mancati neppure a bordo dei mezzi Atp:"Nel corso del 2019 abbiamo avuto due casi di aggressione, che grazie alla prontezza degli agenti non si sono conclusi con gravi conseguenze". Per quanto riguarda i bus muniti di telecamere, essi sono già in funzione sia nelle vallate del Genovesato, sia nel Tigullio, in Fontanabuona e nel golfo Paradiso.