cronaca

Tra i nodi da sciogliere la questione delle concessioni autostradali
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A gennaio potrebbe arrivare il via libera per il progetto esecutivo per la Gronda di Genova. Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli, al tavolo istituzionale convocato proprio dal Mit sul tema della Gronda in prefettura a Genova. "Abbiamo fatto il punto sulla parte autorizzativa, perché come sapete ad agosto di quest'anno è stata pubblicata l'analisi costi-benefici parziale che abbiamo completato. Quindi, dopo aver fatto gli approfondimenti del caso siamo arrivati all'analisi costi-benefici definitiva. Inoltre, invieremo il progetto esecutivo per l'approvazione al consiglio superiore dei lavori pubblici. A gennaio potrà essere pronto per la firma" ha detto la ministro dopo un vertice con il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.

L’incontro era stato programmato per lo scorso 25 novembre ma era stato posticipato a causa dell’ emergenza viabilità dovuta alla chiusura della A6 e della A26. Diversi i nodi da sciogliere, tra cui la questione delle concessioni autostradali e il tema emergenza a seguito dei danni provocati dal maltempo.

"Se prestissimo non saranno approvati gli emendamenti che ristrutturano il 'Decreto Genova' rischiamo la paralisi, l'emergenza non è affatto superata visto che il ponte sarà pronto solo dalla prossima primavera, non vedo per quale ragione dovremo mandare a casa centinaia di lavoratori o non risarcire categorie rimaste escluse". Così il presidente della Regione Liguria e commissario per l'emergenza del ponte Morandi Giovanni Toti sollecita il Governo a prorogare nel 2020 i contratti dei lavoratori assunti in via straordinaria nella pubblica amministrazione a seguito del crollo del ponte per rispondere all'emergenza. "Il Governo ha escluso la proroga dalla Legge di Stabilità, mi auguro che mantenga la parola di riprogrammarla nel 'milleproroghe', altrimenti tra Natale e Capodanno dovremo fare delle scelte drastiche", paventa.

"Sull'emergenza maltempo in Liguria il governo sta offrendo una delle sue prove peggiori. Finora è arrivata una cifra di ben 12 volte inferiore a quella necessaria: 50 milioni sui 600 milioni di danni subiti. I fondi stanziati non coprono neanche la metà delle somme urgenze che i sindaci hanno già firmato per la sicurezza dei cittadini. È una presa in giro". Così la deputata ligure di Cambiamo! Manuela Gagliardi. "Il governatore Toti e tutta l'Amministrazione regionale stanno facendo più del possibile per sostenere i territori colpiti e le imprese in difficoltà. Ma questo governo, che ha frenato l'autonomia regionale in virtù di un millantato principio di solidarietà nazionale, sta voltando le spalle ai cittadini. Continuiamo a chiedere con forza che l'esecutivo intervenga con stanziamenti seri perché la Liguria non può essere lasciata sola", conclude.

Ma su questo arriva la rassicurazione del ministro De Micheli: "Il Governo coprirà con fondi nazionali le somme urgenze per i danni del maltempo in tutta Italia. Alla Liguria andranno tutti i 100 milioni chiesti dalla Regione per i danni di novembre. Quell'emergenza è stata molto grande in Italia, sono state coinvolte moltissime regioni e quindi stiamo facendo il punto della situazione sulle somme urgenze di tutto il paese. Ma in Liguria, come nel resto d'Italia, come ho già avuto modo di dire anche in Piemonte, le somme urgenze saranno integralmente coperte da risorse nazionali del fondo per le emergenze nazionali".