
Lo sciopero iniziato lunedì sera è terminato alle ore 7 di oggi mercoledì 11 dicembre. Fiom, Fim e Uilm di fatto hanno bloccato tutti gli stabilimenti del Gruppo, con adesione al 90% a Genova e Novi Ligure all'80%, a Racconigi al 100%, come a a Padova e Marghera. Alla manifestazione a Roma hanno partecipato 150 operai arrivati da Genova e dalla Liguria. Dalle parti sociali il messaggio è sempre lo stesso: non possono esserci esuberi. Non esiste il piano da 4.700 tagli prospettato dall'azienda, che invece deve rispettare l'accordo firmato nel settembre 2018 con relativo piano ambientale.
Il governo punta a dare continuità alla produzione di acciaio in Italia. Ma con Mittal prosegue il braccio di ferro. L'ipotesi di un intervento dello Stato in supporto al colosso franco-indiano per convincerli a restare prende sempre più piede, ma le cifre per le casse italiane non sono poche: si parla di mezzo miliardo di euro; e poi c'è la questione degli esuberi tutta da risolvere. Il 12 dicembre nuovo capitolo a Roma quando al ministero dello Sviluppo economico, sindacati, commissari e ministro Patuanelli si siederanno attorno a un tavolo per fare il punto sulla situazione e concordare le mosse future. Ancora una volta la questione ex Ilva si prende la scena nazionale.
IL COMMENTO
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