
"Nel rispetto del referendum che ha lasciato alle regioni la responsabilità della programmazione, alla luce del fatto che non si affronta il problema vero della mancanza di medici, il Patto, ad oggi, non mi convince". "Il Patto per la salute - ha aggiunto l'assessore Viale - non deve essere un momento di scontro ma di confronto positivo su tanti temi, che cambiano in base alle esigenze economico sociali e di salute della nostra popolazione. Ritengo che ci siano infatti altri nodi importanti non affrontati adeguatamente, oltre alla qualita' delle prestazioni da erogare. Tra questi, l'edilizia sanitaria e l'innovazione tecnologica: la qualita' non e' solo quella delle cure ma anche quella dei luoghi dove e con quali strumenti le cure vengono prestate".
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco